E poi siccome esiste un’estremità appuntita
di quel corpuscolo che già i nostri sensi non possono
percepire, questa certamente è priva di parti
ed è fatta di materia minuscola e non è mai stata
distinta da sola né potrà esserlo in seguito
poiché essa è parte unica e basilare di un’altra,
quindi altre e altre simili parti in fila 605
a ranghi serrati riempiono la materia del corpo,
e queste parti siccome non possono esistere sole, è d’uopo
che restino strette in unità da dove non possano in nessun modo staccarsi./
Sono dunque di compatta omogeneità gli elementi primordiali
che serrati strettamente in minime parti formano unità 610
non riunite dall’aggregazione di quelli
ma piuttosto possenti per eterna omogeneità,
da dove la natura non lascia che nulla si strappi
o si tolga conservandoli intatti come semi alle cose. 614
L’atomo insomma è composto di parti minime inseparabili e non percepibili come la sua punta. Lo prescrive già Epicuro nella Lettera a Erodoto (56)
Bologna 12 dicembre 2025 ore 16, 25 giovanni ghiselli
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