giovedì 11 dicembre 2025

Sofocle Edipo a Colono vv. 804-816. traduzione con un poco di commento.


 

Creonte

O disgraziato, nemmeno con il tempo mostrerai 805

di avere innestato il giudizio nella tua natura, anzi con la vecchiaia fai crescere l’onta?

 

Edipo

Con la lingua sei abile ma io non conosco nessun uomo

giusto su ogni argomento chiunque sia a parlare bene

 

Creonte

Sono cose diverse il dire molte parole  e parlare a proposito

 

Edipo

Come appunto tu fai discorsi brevi e nel momento opportuno- detto con il tono dell’ironia

 

Creonte

No di certo per uno che abbia la mente uguale alla tua 810

 

Edipo

Va’ via, te lo intimo anche a nome di questi, e non

tenermi sotto sorveglianza dove è necessario che io abiti.

 

Creonte

Chiamo a testimoni questi, non te per quali parole

rispondi ai tuoi cari; se mai riesco a prenderti…

 

Edipo

E chi mai potrebbe strapparmi a questi alleati con violenza?  815

 

Creonte

Di certo tu anche senza questa sarai colpito dal dolore 816

 

Creonte vuole dire che il dolore è connaturato a Edipo (cfr. fuvsa~ del verso 804 che ho reso impiegando il termine “natura” fuvsi~ in greco-)

 Non sono dunque i suoi “cari” – i fivloi- del v. 813 a procurargli la pena ma ce l’ha dentro.

Edipo in effetti è il bambino cui non risere parentes, prendendo a prestito un emistichio di Vigilio (Bucolica IV, 62)

 

Bologna 11 dicembre 2025 ore 18, 52 giovanni ghiselli

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