Cara Caterina, provo una forte simpatia per te, anche perché
sei molto bellina, in tutti i sensi.
Cercherò però di scrivere limitando l’emotività messa in
moto dal tuo caso e dalle reazioni che ha suscitato.
Tu hai scritto “io preferisco le persone razionali”: Bene
cercherò di esserlo, di sostenerti con un argomento che ritengo non solo valido
ma risolutivo. Che è questo: niente vale più della vita, anzi, niente vale
quanto la vita, e tra la vita di un animale e quella di una persona non possono
esserci dubbi da nessun punto di vista.
Chi difende gli animali a scapito
della vita di un essere umano, di una creatura come sei tu, evidentemente è ajpavnqrwpov" ti" a[nqrwpo"
un uomo disumano, come Cnemone il duvskolo" di Menandro.
Voglio ricorrere ai miei classici proprio per significare
che non è solo la mia emotività che mi detta queste parole, ma tutta la mia
coscienza e tutto il percorso della mia vita di studioso, di amante
dell’umanità, di amante della vita .
Perfino l’eroe più disposto a morire per ottenere la gloria
sa e afferma che niente vale quanto la vita.
Già nel IX canto dell’Iliade
Achille dice che niente ha lo stesso valore della vita: “ouj ga;r ejmoi; yuch`~ ajntavxion (v. 401)
non le ricchezze di Ilio prima della guerra, non quanto racchiude la soglia di
pietra del tempio di Apollo. Buoi e grassi montoni si possono rapire - dice il
Pelide opportunamente - i tripodi si possono comprare e pure bionde criniere di
cavalli, ma la vita di un uomo (ajndro;~
de; yuchv) non la puoi rapire né afferrare perché torni indietro, quando
ha superato la chiostra dei denti (405-408).
Nell’XI canto dell’Odissea
poi Achille dice a Ofisseo il quale lo ha elogiato per la supremazia conservata
nell’oltretomba: "non consolarmi della morte, splendido Odisseo./Io preferirei
essendo un uomo che vive sulla terra servire un altro,/presso un uomo povero,
che non avesse molti mezzi per vivere,/piuttosto che regnare su tutti i morti
consunti" (vv 488-491).
E' il ribaltamento della sapienza silenica[1]: essere vivi diventa il valore supremo.
Tu sei viva Caterina e vuoi continuare a vivere. Io sono uno
dei tanti, dei tantissimi, che ti incoraggiano a continuare a farlo perché la
tua volontà, il tuo sorriso, il tuo sguardo è una testimonianza forte,
significativa dell’alto valore, del valore supremo della vita.
Io sono dalla tua parte, Caterina, sto per te: tu mi stai a cuore.
Io pregherò per te. Prega anche tu per me. Ne ho bisogno.
Un abbraccio fraterno.
Tuo
gianni
Chi ha offeso o addirittura minacciato Caterina dovrebbe solo vergognarsi e comunque dovrebbe essere perseguibile per legge!
RispondiEliminaPerò vorrei dire a Caterina che la sperimentazione animale è più un'abitudine che una vera utilità, ai NOSTRI GIORNI, intendo.
Faccio un esempio personale: per quanto riguarda malattie gravi o croniche (come quella che io ho) il farmaco che mi diedero fu tolto dal commercio dopo 2 mesi che io lo assumevo perché ammazzava la gente, alla faccia dell'esser stato strasperimentato su animali... Ora la tengo a bada con terapie, alimentazione sana, integratori (non sperimentati su animali). Non sono grave come lei, nemmeno lontanamente, ma ci son stati mesi in cui non potevo muovermi.
La sperimentazione sugli animali ha sicuramente aiutato nel passato - è innegabile! - ma oggigiorno oramai sono tantissimi gli scienziati che sanno benissimo e dicono che non c'è più bisogno di sperimentare su animali, perché esistono modelli al computer e tessuti creati in laboratorio o ricavati dalle placente (per esempio) che aiutano molto, molto di più, perché gli animali sono comunque diversi da noi, sperimentare su di loro non può dare la sicurezza dell'efficacia e della non pericolosità.
Tutto questo per la buona pace di chi vuol rimanere nella schiavitù dell'ignoranza e di varie (non tutte, per fortuna) industrie farmaceutiche che su farmaci mal nati e mal gestiti si arricchiscono a spese della nostra salute, non solo di quella delle cavie...
Io auguro a Caterina di incontrare soprattutto medici onesti e validi, informati, aggiornati e di farcela, di guarire o per lo meno di tenere a bada le sue malattie per poter vivere bene la vita.
Maddalena
Ci uniamo con affetto agli auguri di Gianni e Maddalena ,sicuri che la tua vita Caterina vale tanto e siamo dispiaciuti per l'affronto che hai dovuto subire. Giovanna e Stefano
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