martedì 8 agosto 2023

R. Musil, L’uomo senza qualità. III. 19. 3

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L’uomo senza qualità
Parte terza. Verso il regno millenario
 
 Capitolo 19 terza parte. Sproloqui e sentenze.
 
Dopo una serie di arzigogoli conclusi da Walter con la declamazione: “I suoi seni sono muti!” riferiti a quelli di Clarisse mentre Meingast li osservava, torna l’argomento Moosbrugger. Meingast passa al “lei”  e dice a Clarisse: “Lei mi ha raccontato di un certo Moosbrugger , un falegname”
Clarisse lo osservava
“Chi altri faceva il falegname? Il Redentore! Non l’ha detto lei? Mi ha persino narrato di avere scritto per questo una lettera a non so quale personaggio influente”.
 
Anche oggi i delitti sessuali le cui vittime sono le donne suscitano maggior scalpore e interesse di qualunque altro crimine.
 
Meingast pontifica con la sua chiacchiera spacciata come saggezza. “Il tempo presente è antifilosofico e vile: non ha il coraggio di decidere che cosa ha valore e che cosa non ne ha, e democrazia, per dirlo con la massima concisione, significa: “Fai quello che accade”. Sia detto di sfuggita, è uno dei più vergognosi circoli chiusi che ci sia stato finora nella storia della nostra razza”.
C’è tutta l’enfasi mal dissimulata del trombone e fanfarone.
Il profeta intanto aveva rotto rabbiosamente una noce e ne mangiava i pezzetti. Continuava pure a fissare il seno di Clarisse.
 Meingast continuava a parlare in senso antirazionale e antiintellettuale: “Nulla di meglio si può augurare al mondo che una buona e potente follia”.
 
Sappiamo che un’elogio della follia si trova nel Fedro   di Platone dove Soocrate parla di manìe ispirate e produttive di beni. Sono quattro: la profezia della Pizia che predice in stato di esaltazione, poi l'esaltazione dei purificatori e fondatori di religioni; terza frenesia divina è quella dei poeti, e quarta la follia dell'innamorato che è molto più saggia della saggezza del mondo:" ejp j eujtuciva/ th'/ megivsth/ para; qew'n hJ toiauvth/ maniva divdotai" (245b), questo delirio è la più grande fortuna concessa dagli dèi.
 
“L’intellettualità, come ben sappiamo - dice ancora questo falso profeta - non è che l’espressione o lo strumento di una vita inaridita”.
 
Si può obiettare che senza ragione né intelletto la vita non è umana ma bestiale. A me lo studio e l’intellettualità, certo non priva di pathos e  sorretta da un corpus sanum ha dato tutto il meglio che ho ricevuto dalla vita.
 
Meingast non si ferma: “il secolare predominio della credenza che l’idea di un riscatto derivi soltanto dal sentimento religioso cede ormai il posto all’intuizione che essa deve essere suscitata da una fermissima volontà e se necessario anche dalla violenza”-Giacché la liberazione del mondo mediante la violenza era al momento il fulcro dei suoi pensieri (p. 808)
 
Le rivoluzioni nate dalla violenza fisica vengono prima o poi istituzionalizzate che devono seguitare a fare violenza, fino a provocare una reazione, reazionaria appunto.
Sono casomai le rivoluzioni culturali riuscite che non tornano indietro. Penso alla liberazione delle donne sempre progredita dal 1968 in poi.
 
Clarisse a questo punto non sopportò l’eccessiva attenzione rivolta alla propria persona e si rivolse a Siegmund: “Te l’ho detto: si può capire soltanto ciò che noi pure si fa: perciò dobbiamo andare anche noi in manicomio”
Suo fratello, Siegmumd, osservò  il cognato Walter che per darsi un contegno sbucciava un mandarino finché uno schizzo gli entrò bruciante in un occhio. Siegmund vestiva sempre con molta cura, quindi volse lo sguardo ai guanti di cinghiale che come una natura morta della rispettabilità gli posavano sulle ginocchia insieme con la bombetta dura e rotonda, quindi disse: “non ho mai messo in dubbio che tutti quanti staremmo benissimo in manicomio”.
Quando si basa la propria rispettabilità su guanti di cinghiale e una bombetta dura, rotonda, il manicomio è la davvero la casa adatta.
 
Quindi intervenne sua sorella Clarisse con un’altra sentenza: “Una donna che accorda a un uomo ciò che gli indebolisce lo spirito è anch’essa una delinquente sessuale!” p. 809
Aggiungo che l’uomo il quale permette a chicchessia di indebolirgli lo spirito è suo complice.



 
Pesaro 8 agosto 2023 ore 11, 07
giovanni ghiselli

Sempre1394529
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Il mese scorso6870
 
La salute va un po’ meglio:
“Torna a fiorir la rosa
che pur di anzi languia ?”
Ancora no

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