sabato 26 agosto 2023

Percorso amoroso VIII, 15. Commento della prima strofe del terzo stasimo dell'Antigone (vv. 781-790)


 


 

 "Eros invincibile in battaglia, tu che sulle ricchezze ti abbatti –ejn kthvmasi pivptei~-che nelle morbide malakai`~ guance/della fanciulla trascorri la notte,/vai e vieni tanto sul mare uJperpovntio~ quanto/nelle agresti dimore e[n t j ajgronovmoi~ aujlai`~:/e degli immortali -ajqanavtwn nessuno ti sfugge né degli uomini effimeri- aJmerivwn;/ma chi ti trattiene è impazzito mevmhnen ".

-kthvmasi: Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia"[1]  Più avanti vedremo che anche Lucrezio ha espresso questo concetto: "labitur interea res " (De rerum natura , IV, 1124), si scialacqua nel frattempo il patrimonio.

 

 Un altro nesso tra amore e ricchezza viene indicato dal contadino non innamorato di Teocrito nel X idillio: i due dèi che li rappresentano, Eros e Pluto, sono entrambi ciechi di mente in quanto tutti e due dissennati (vv. 19-20).

Quanto alla cecità di Pluto, il dio della ricchezza nella parte iniziale dell'ultima commedia di Aristofane afferma di essere stato acciecato da Zeus per invidia verso gli uomini, e in particolare nei confronti delle persone oneste che egli voleva beneficare (Pluto, 87-92)-

malakai'": c'è una certa contraddizione con la bellicosità di Eros, e infatti l'amore non rientra nella logica, ma fa parte di quelle manie che magari sono più sagge della saggezza del mondo, eppure sono sempre pazzie.

-uJperpovntio": quante volte guardando il mare (povnto"), il pontivwn te kumavtwn-ajnhvriqmon gevlasma" (Prometeo incatenato , 89-90),  " e l'innumerevole sorriso delle onde marine", abbiamo pensato all'amore, poiché l'uno e l'altro rappresentano l'idea dello sconfinato e dell'eterno –

e[n t j ajgronovmoi" aujlai'": i luoghi agresti significano raccoglimento, autenticità, introversione e rapporto con se stesso, un poco come l'amore che ci mette in contatto, crediamo, con una creatura comprensiva della nostra umanità, come un altro io molto simile a quello che siamo. O crediamo di essere e crediamo che l’amata sia.

 

 La natura del resto contiene presentimenti d'amore, come ha capito benissimo Dino Buzzati:" Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato, i boschi, le pianure, i fiumi, le montagne, i mari, le valli, le steppe, di più, di più, il cielo, i tramonti, le tempeste, di più, la neve, di più, la notte, le stelle, il vento, tutte queste cose, di per sé vuote e indifferenti, si caricano di significato umano perché, senza che noi lo sospettiamo, contengono un presentimento d'amore...Che interesse avrebbe una scogliera, una foresta, un rudere, se non vi fosse implicata una attesa? E attesa di che se non di lei, della creatura che ci potrebbe fare felici?...Vengono pure in mente le carovane delle miagolanti befane venute dall'America che scendono dai pullmann dinanzi ai musei e alle cattedrali. Forse che anche le sciagurate, nel girovagare da un paese all'altro, inseguono quel presentimento d'amore? Esattamente così, compatitele. Pure in quei ruderi standard pieni di salute resiste ancora, a loro insaputa, il richiamo; hanno sessanta, settanta, ottant'anni, sono donne morigerate e rispettabili, impazzirebbero di vergogna se potessero sapere ciò che le trascina su e giù per il mondo. Eppure se nei viaggi non ci fosse quel barlume romanzesco e inverosimile, mai si muoverebbero di casa. Il vagabondare di frontiera in frontiera, di albergo in albergo, diventerebbe un supplizio"[2].

 

Pensate al terrore, al dolore e alle speranze del mio primo viaggio verso la sconosciuta Università estiva di Debecen nel luglio di 57 anni fa.

Con il tempo sono decresciuti terrore e solore e cresciute le speranze confermate dai fatti.

 

Un'altra interpretazione possibile dell'amore che va e viene sul mare e nelle dimore agresti è che Eros riguarda i pesci e le bestie dei campi come gli uomini; insomma quell' amor omnibus idem  di cui si è  detto.

 

-ajqanavtwn: anche gli dèi sentono le pene amorose. Si può pensare , per esempio, all'Apollo innamorato di Dafne delle Metamorfosi  di Ovidio (I, 495-496) citato sopra. -aJmerivwn: dorico per hJmerivwn. Proprio perché viviamo un giorno, cerchiamo di immortalarci su questa terra, e una via è fare figli secondo il corpo. Un'altra, meno materiale, è farli secondo lo spirito. Infatti lo scopo cui tende amore, secondo la Diotima di Platone, è la procreazione nel bello secondo il corpo e secondo l'anima:"tovko" ejn kalw'/ kai; kata; to; sw'ma kai; kata; th;n yuchvn" (Simposio , 2O6b).

Dopo l’aborto deciso da Päivi, arrivato a 30 anni ho deciso di avere figli kata; th;n yuchvn, secondo l’anima. Lezioni, conferenze, blog hanno funzionato. Tra poco vedrò se funzionerà la narrativa.

mevmhnen: perfetto di maivnomai, “sono pazzo”.

 L'innamorato del Duvskolo" di Menandro, Sostrato, dice:"Sono giunto qui, perché  non posso dirlo, tranne che questa faccenda mi trascina  in questo luogo  ( e{lkei dev  m j aujtovmaton to; pra'gm j eij" to;n tovpon , v. 545). Intende irrazionalmente e quasi incoscientemente

 

Pesaro 26 agosto 2023 ore 10, 35 giovanni ghiselli

p. s

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[1]Svevo, La coscienza di Zeno , p. 318.

[2]Dino Buzzati, Un Amore , pp. 112 e 113.

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