Sono cominciate le giustificazioni e le attenuanti per i due assassini del
carabiniere Mario. Uno dei due viene
presentato come vittima con le mani legate e una benda che gli è stata messa
sugli occhi, mentre di Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi vennero giustificati
i pestaggi a morte per tanti anni. Ma questi due delinquenti sono Statunitensi
e di famiglia borghese. A tale "forte" nazionalità e a "tanta" estrazione si
devono le attenuanti e le simpatie degli asserviti.
Oggi, eccezionalmente, mi trovo d'accordo con Salvini in quanto ha detto:
“ l'unica vittima è il carabiniere”.
Temo che si ripeta la storia di altri delitti impuniti.
Non sono avido di vendetta, anzi: pio
poenas ore reposco. Non reclamo l’ergastolo che è anticostituzionale e
vorrei venisse proprio abolito, e non auspico una pena superiore a venti anni
per dei ragazzi che venti anni li hanno sì e no compiuti e possono e devono
redimersi, ma chiedo una punizione carceraria che intervenga a rieducare due disgraziati i quali per carenza di paideia
hanno creato tanto dolore.
Facilis descensus Averno (…) sed
revocare gradum superasque evadere ad auras,hoc opus, hic labor est.
L’ignoranza totale, l’impudenza e la stupidità di questi giovani
delinquenti si vede dal fatto che hanno cercato di giustificarsi dicendo che
non sapevano di avere di fronte un carabiniere: perciò hanno ucciso.
Del resto la moda attuale insegna che certa violenza ( p. e.quella perpetrata
contro gli uomini adulti, soprattutto se arabi poveri, o migranti di pelle scura i più sprotetti) è meno grave di
altre inflitte a esseri umani più protetti o perfino a orsi, balene e lupi
buoni.
I carabinieri di solito sono abbastanza protetti ma questa volta c’è il
rischio che “la ragion di stato” e la solidarietà borghese trovino il modo di
condonare anni di carcere a questi due “pargoli di buona famiglia”. A chi mi
legge cito: “discite iustitiam noniti et
non temnere divos” (Virgilio, Eneide,
VI, 620).
Et talia fatus conticesco.
giovanni
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