domenica 6 luglio 2025

Edipo a Colono versi 431-444 traduzione e commento


Edipo

431Potresti dire che allora la città accordò questo dono dw`ron

432giustamente a me che lo desideravo.

Il dono sarebbe l’esilio che in un  primo momento Edipo non voleva secondo quanto sta per dire.

Nell’esodo dell’Edipo re  invece il parricida incestuoso chiede al nuovo re e suo cognato-zio Creonte di lasciarlo morire sul Cicerone, il monte che sovrasta Tebe, già assegnato a lui infante dai genitori quale  sua tomba

" quanto a me, che questa città del padre mio/ non sia mai condannata ad avermi quale abitante vivo./Ma lascia che io abiti nei monti, dov'è questo celebrato/mio Citerone che la madre e il padre,/quando erano vivi, mi imposero come tomba prestabilita/affinché io muoia per opera di quelli che volevano uccidermi". ( Edipo re, 1449- 1454)

Vediamo un’accettazione del destino addirittura retroattiva. Edipo ha capito che dobbiamo volere quanto gli dèi hanno voluto. Gli dèi pero non hanno voluto la morte di Edipo sul Citerone né da bambino né da vecchio. La fine a Colono sarà produttiva di bene per gli ateniesi e dunque Edipo la accoglierà.

433 No davvero, poiché lì per lì quel giorno

434 quando la mia parte emotiva ribolliva- e[zei  qumov~- la cosa più dolce per me

435era morire lapidato a colpi di pietra

436 ma nessuno si vedeva in aiuto a questo desiderio.

Qumov~ è una parola chiave nella Medea di Euripide. La donna abbandonata decide di ammazzare i figli dicendo:

" Kai; manqavnw me;n oi\\\a dra'n mevllw kakav,-qumo;" de; kreivsswn tw'n ejmw'n bouleumavtwn,-o{sper megivstwn ai[tio" kakw'n brotoi'""(Medea, vv. 1078-1080), capisco quale abominio sto per compiere, ma più forte dei miei ragionamenti è la passione, che è causa dei mali più grandi per i mortali".

437 Ma con il tempo, quando tutto il dolore era maturo- pevpwn-

Di solito viene tradotto con mitigato o placato ma preferisco scegliere maturo  il primo significato di pevpwn ricordando

Quanto dice  Lear : “gli uomini  devono sopportare/l’uscita di qui come la loro entrata./L’esser maturi è tutto (ripeness is all)” W. Shakespeare, King Lear, V, II, vv. 9-11).

438 e compresi che l’amotività – to;n qumovn- erompeva fuori di me

439 a punire eccesivamente gli errori passati

440 allora da un lato  la polis mi cacciava a forza

441 dalla terra già dopo del tempo, dall’altro quelli

442 che avevano la possibilità di soccorrere il padre,

443 i miei figli, non vollero farlo, ma per una piccola parola (non detta),

444esule  lontano da loro e mendico vagabondavo sempre.

Abbiamo già notato che il non curarsi tra Edipo e i figli maschi è stato vicendevole nella loro storia.

La storia con le due bambine, poi ragazze è tutt’altra

Bologna 6 giugno 2025 ore 12, 10

p. s.

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