La relegatio.

Sono relegato sì, ma non nell'isola dei malfattori. Devo e voglio  riabilitarmi alla pienezza  del viver mio perché ritorni ad esserci né cambi in peggio  lo stile. Che cosa mi aiuta a perseguire questo proposito? Tanti fattori interni ed esterni. La memoria del bene che ho ricevuto e dato in questi ottanta anni e otto mesi tutti opimi casibus. Vedo da una finestra il colle che, boscoso  di pini, si erge sopra il borgo di Santa Veneranda. Già questo toponimo evoca le mie amanti più degne:  ragazze sante, adultere e peccatrici perdonate, maestre e allieve nello stesso tempo. Poi le arrampicate sui pini negli autunni degli anni ginnasiali, tra il ribollir dei tini e i nostri schiamazzi di ragazzini ignari ancora del peggio. Infine, ma oggi è il massimo fattore  di incoraggiamento, l'aiuto della sorella e suora di carità e il soccorso più che fraterno dell'amico ex allievo poi collega, oggi un uomo cinquantenne generoso e intelligente. Importantissime anche le attestazioni di amici, conoscenti e sconosciuti che mi leggono e mi scrivono di non cedere mai  ai mali   bensì di procedere  ancora e  con maggior vigore verso la meta del diventare quello che sono davvero.

Non so quanto tempo avrò, sicché non devo perdere né sciupare nemmeno un'ora di questo bene che tantum è mio 

Villa Fastiggi  22 luglio  2025 ore 7, 33 giovanni ghiselli