La gioia dionisiaca. L’esperienza dionisiaca può essere fonte di felicità
ma anche di dolore.
La gioia va digerita e assimilata evitando l’indigestione.
La gioia del potere affermata e negata. Il ricco e il potente sono
felici? Alcuni esempi tratti dalle tragedie greche e da quelle di Seneca. La
zoppia del tiranno.
La gioia che proviene dal cibo cui provvede la pace.
La sede della gioia.
Senza gioia la vita non è viva. La perdita dell’amore annienta la gioia.
Le nozze secondo Euripide non sono fonti di gioia perenne.
Nietzsche La nascita della
tragedia. Apollineo e dionisiaco.
Nessuno è felice del tutto e per sempre. La negazione della felicità è
collegata a quella del mettere al mondo dei figli.
Makarismoiv. L’eventualità di essere felici nell’amore è associata alla temperanza e
alla concordia.
La felicità di vedere la luce. Esistono pure makarismoiv degli
uccelli: Aristofane e Leopardi.
Personata felicitas, Felicità mascherata.
Felicità è vivere secondo natura.
Osservare la terra madre, sollevare gli occhi dai propri piedi e guardare il
cielo.
L’uomo privo di bisogni spirituali è il correlativo antropomorfo degli
animali
Mal fondata è la felicità che si basa sul possesso della
“roba”. Mutua
accepimus. Usus fructusque noster est.
La gioia dell’agnizione in alcune tragedie greche.
La gioia dei ritrovamenti e dei riconoscimenti in tre drammi romanzeschi
di Shakespeare.
Escluso dalla gioia è l’uomo empio che non capisce.
Attraverso la sofferenza si può arrivare a capire.
Non comprendere crea dolore e rovina.
Intelligenza è comprensione, pietà e amore. Capire significa anche amare.
La felicità consiste nella conoscenza, da intendere più come sapienza che
come sapere.
Conosci te stesso, diventa quello che sei, e potenzia quello che sei
diventato!
Imprevedibilità degli eventi della vita umana. La vita è un'avventura.
L' infelicità dipende dal caos interno che cozza con il cosmo dell’artefice sommo.
La difficile e pericolosa felicità della solitudine. La “feroce gioia” di
essere solo.
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