“Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena”
Chi nega che oggi, 21
dicembre, inizi la primavera è cieco di mente. Già ieri pomeriggio il sole è
rimasto nel cielo a donarci la luce per 2 minuti in più. Borsa di studio, presagio
d’estate felice. Alle 16 e 12 minuti dallo studio di casa ho alzato una
commossa preghiera al Sole nostro che nei cieli stava. Gli sono immensamente
grato, e non brilla solo per me ma anche per quelli che lo calunniano con le
menzogne più evidenti. Chi può pensare che oggi cominci l’inverno? Solo chi non
ha mai guardato il cielo: "Solem
quis dicere falsum/audeat?", il sole chi oserebbe chiamarlo falso? Già
Virgilio lo domandava, retoricamente.
Il 21 giugno triste preludio al
il declino del sole, il giorno più triste dell’anno, principio dell’autunno, è
lontano. Inizierà il regresso, l’avvio al tramonto del primo fra tutti gli dèi,
il venire meno della vita che oggi però rinasce. Chi non guarda il cielo crede
che cominci l’estate, addirittura che agosto costituisca il culmine
dell’estate!
Oggi è di fatto il dies natalis solis invicti. Non cesserò
di pregare.
Si vergognino quanti speculano sull'assassinio di Antonio per
attizzare l'odio contro la religione islamica. Sono certo che quel ragazzo li
disapproverebbe quanto me. Né escludo che, commisto alle stelle, lo faccia.
Aggiungo che le Istituzioni tanto rappresentate al funerale banalizzato dai
soliti applausi e bagnato da molte lacrimae
non tutte iussae a dire il vero, non
tutte da coccodrillo poiché molti piangevano davvero, erano veramente commossi,
le Istituzioni dunque non hanno fatto niente per aiutare quel giovane da vivo.
Lavorava quasi gratis e non aveva nemmeno la tessera da giornalista che pure io
ho, indegnamente. Intanto Fazio piange miseria se prende meno di 100 o 200 mila
euro al mese per le sue ciance lusinghiere, i suoi sorrisi ambigui, da
adulatore strapagato e stragarantito. Doveva andarci anche lui al funerale così
la gente veramente addolorata che prevaleva, lo avrebbe fischiato a dir poco.
La pubblicità va vietata. Molti le credono e le danno retta. E' una
pessima maestra che insegna a mentire, a ingannare e spinge alla volgarità,
all'obesità, all'alcolismo, al bullismo, all’ignoranza, alla delinquenza.
Mostra adulti e, oscenamente, pure i bambini non come persone ma quali idolatri
che adorano le cose e si inchinano davanti alla materia.
Nel 353 d. C. a Roma le mense erano voragines, baratri di scialacquio e le biblioteche venivano chiuse
per sempre come se fossero sepolcri et
bybliothecis sepulcrorum ritu in perpetuum clausis (Ammiano Marcellino Storie XIV, 6, 18) .
Va meglio nel 2018? Qui a Bologna sì. Ci sono tre
biblioteche (Ginzburg, Scandellara, Ruffilli) che danno spazio alla mia buona
volontà di conferenziere e tante persone vengono ad ascoltarmi. Poi mi scrivono
e mi chiedono altro materiale. Che invio gratis
et amore. Chiunque può chiedermelo: lo riceverà da me, sine pecunia ovviamente, e non sono ciance ma sapidi frutti di
decenni di studio, non matto e disperatissimo ma pieno di attenzione e di gioia.
Lo studio e le studentesse e gli studenti di tutte le età mi hanno curato
l’anima.
Buona primavera a tutti
gianni poverello eppure felice. Anche oggi c’è il sole. Studierò
fino alle 12, poi in bicicletta sui colli, mangerò un boccone e studierò di
nuovo: Ammiano Marcellino appunto e il suo eroe Giuliano Augusto che adorava il
dio Sole, quindi un’ora di corsa a piedi, e, compiuta l’ascesi mentale e fisica
che devo quotidianamente a me stesso, un bagno.
Dalle 21, quale coronamento della giornata di piena festa,
alcuni amici, ex studenti di varie età, verranno ad allietare la mia parca
mensa con parole buone e intelligenti.
Amo la vita che mi contraccambia.
Saluti e salute a tutti dal poverello.
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