Oggi, 3 dicembre, alle 18 presenterò Lucano nella biblioteca
Ginzburg.
Metto qui un breve brano del
percorso preparato. Uso il metodo comparativo che ho inaugurato nel 1975 quando
iniziavo, trepidamente, il mio insegnamento liceale e questo metodo non era
ancora di moda, anzi era guardato con sospetto dai colleghi che si limitavano
alla grammatica.
Nella Pharsalia il
furor per il potere e la rabies delle armi porta alla trasfigurazione e
trasvalutazione delle parole: "Imminet armorum rabies, ferrique
potestas/confundet ius omne manu, scelerique nefando/nomen erit virtus, multosque
exibit iin annos/hic furor" (Pharsalia I, 666-669), incombe la rabbia
delle armi, e il potere del ferro sfigurerà ogni diritto con la violenza, e
virtù sarà il nome di delitti nefandi, e questo furore durerà molti anni. Cfr. Tucidide e Sallustio.
Un fenomeno importante e
funzionale al fissaggio dei vocaboli nella memoria è la transvalutazione
lessicale: parole come audacia e tovlma cambiano significato durante le guerre
civili.
Nei conflitti interni molti
valori si capovolgono: lo afferma Tucidide a proposito della stavsi" di
Corcira, quando ci fu una tranvalutazione generale e le stesse parole
cambiarono il loro significato originario: "Kai; th;n eijwqui'an ajxivwsin tw`n
ojnomavtwn ej" ta; e[rga ajnthvllaxan th'/ dikaiwvsei. Tovlma me;n ga;r
ajlovgisto" ajndreiva filevtairo" ejnomivsqh" (III, 82, 4), e cambiarono
arbitrariamente l'usuale valore delle parole in rapporto ai fatti. Infatti
l'audacia irrazionale fu considerata coraggio devoto ai compagni di partito.
"Un'audacia "ajlovgisto"" prende il nome di coraggio, la
prudenza si chiama pigrizia, la moderazione viltà, il legame di setta viene
prima di quello di sangue, e il giuramento non viene prestato in nome delle
leggi divine, bensì per violare le umane. Sinistro carnevale, mondo a rovescio,
in cui è necessario lottare con ogni mezzo per superarsi e in cui nessuna
neutralità è ammessa. Così appare, a Corcira, per la prima volta tra gli
Elleni, la più feroce di tutte le guerre (Tucidide, III, 82-84)".
Nel Bellum Catilinae di
Sallustio, Catone , parlando in senato dopo e contro Cesare, il quale aveva
chiesto di punire i congiurati "solo" confiscando i loro beni e
tenendoli prigionieri in catene nei municipi, denuncia questo cambiamento del
valore delle parole: "iam pridem equidem nos vera vocabula rerum amisimus:
quia bona aliena largiri liberalitas, malarum rerum audacia fortitudo vocatur,
eo res publica in extremo sita est " (52, 11), già da tempo veramente
abbiamo perduto la verità nel nominare le cose: poiché essere prodighi dei beni
altrui si chiama liberalità, l'audacia nel male, coraggio, perciò la repubblica
è ridotta allo stremo.
E ancora: nel Macbeth di
Shakespeare la moglie di Macduff viene invitata a fuggire da un messaggero,
prima che arrivino i sicari del tiranno, e risponde: “Whither should I fly? (cfr.
latino pluma)-I have done no harm. But I remember cfr. lat. Rememoror -
now. cfr. greco nu’n - I am in this earthly cfr. greco e[ra - terra - world where to do harm-is often laudable; to
do good, sometime-accounted cfr lat ad+computo - dangerous - cfr. Lat damnum -
folly” (IV, 2), dove dovrei scappare? Io non ho fatto del male. Ma ora ricordo. Io sono in questo basso
mondo dove fare il male è spesso lodevole; fare il bene, talora è considerata
pericolosa follia.
Le parentele etimologiche con
il latino e il greco indicate sopra sono tratte da
A
CONCISE ETYMOLOGICAL DICTIONARY OF THE ENGLISH LANGUAGE
BY THE REV. WALTER
W. SKEAT. NEW AND CORRECTED IMPRESSION (1984) First impression 1882. OXFORD AT THE CLAREDON PRESS
Le lingue classiche hanno
contribuito a formare gli idiomi dell’Europa di oggi. In Grecia il moderno
demotico non sarebbe nato senza la continuità col greco colto antico e
medievale. Una lingua germanica come l’inglese “lingua d’origine germanica
profondamente latinizzata” è al 75% del suo vocabolario latina e neolatina. In
Italia il prevalere del fiorentino antico sugli altri dialetti è stato in gran
parte determinato dalla sua prossimità al latino.
Come l’inglese, l’italiano è
poco chiaro per chi lo usa senza la capacità di orientarsi nel retroterra
classico.
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