NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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mercoledì 12 dicembre 2018

La strage di Strasburgo. Il giorno dopo, 12 dicembre 2018

2 dicembre 2018 TG 3 delle 19: nuove notizie rispetto a ieri notte. Un povero ragazzo italiano è gravissimo con una pallottola in testa. Ieri insistevano a dire che c'era un solo italiano ferito leggermente.
Novità pessima dunque: si tratta di un giovane di origine calabrese trasferitosi a Trento per studiare e lavorare. Mi dispiace molto. Ha un'aria simpatica, è ridente e carino nelle foto mostrate.
Ora la caccia alla belva. Intanto non dimentichiamo che il killer era armato fino ai denti e ha sparato più volte. Le armi non dovrebbero essere alla portata di chiunque voglia comprarle, come si auspica da qualche parte. In genere se le procura per ammazzare, non per fare del bene.
Il telegiornale ha aggiunto che secondo tutti i testimoni il criminale ha invocato più volte Allah mentre sparava. Ieri notte ancora nessuno lo aveva detto. Ma forse è il segnale che Allah è l'ispiratore di questi mostri e che bisognerebbe considerare un reato credere in un dio del genere. Deportare tutti i potenziali assassini seguaci di un dio che incita all'odio e allo sterminio dei profani. Procul, procul este!
Questo "seguace di Allah" indicato quale autore della strage era prima di tutto un delinquente con 27 condanne. Perché era libero di girare armato allora? Aveva fatto un po' di prigione, non credo granché data la giovane età, e in carcere si era radicalizzato, ossia era diventato un musulmano integrale. Insozzare le moschèe con liquidi organici di maiale, come facevano i leghisti di una volta, forse ora non basta più. Dobbiamo pure difenderci.
Ho provato a esaminare le notizie con spirito critico, magari anche ipercritico, ma ho dovuto svilupparlo davanti alle reticenze e alle menzogne che non finiscono mai. Mi scuso per il sarcasmo pesante rivolto non certo a chi soffre. Ma voglio dire che non tutti crediamo a tutto quanto ci raccontano: non possiamo stare davanti al televisore "con un'attenzione estatica, come un materialone sta sulla piazza guardando al giocator di bussolotti che, dopo essersi cacciata in bocca stoppa e stoppa e stoppa, ne cava nastro e nastro e nastro che non finisce mai". Cito da uno scrittore cristiano e cattolico, non da un musulmano. Si tratta di Alessandro Manzoni per chi non lo avesse riconosciuto (I promessi sposi, III). Non canto nulla che non sia testimoniato. Questo invece è Callimaco per chi volesse saperlo. Dopo le fonti volgari e fallaci ho voluto utilizzarne un paio di pregio. 

Bologna 12 dicembre ore 20  giovanni ghiselli

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