Niente giustifica le sofferenze dei bambini: farli soffrire è lo scelus maximum
Troia
sta bruciando. Zeus ha tradito Troia consegnando agli
Achei
I morti sono insepolti. Una massa di bambini attaccati alle madri piange e una bimba grida: “Madre, gli Achei mi portano via sola, lontano dagli occhi tuoi, su una nave fosca, con remi che fendono il mare, alla sacra Salamina o alla istmica punta sui due mari dove le sedi di la città e la bellezza della natura circostante.
Una civiltà di barbari annienta una civiltà superiore. L’avvampante
assalto del fuoco (puro;~
aijqovmena oJrmav,
1080) ha cancellato Troia. III Stasimo delle Troiane di Euripide, vv. 1060-1117)
Pelope hanno le porte (1092 ss.). Cfr. Orazio bismarisve
Corinthi moenia (Carm. I, 72)
Il
pianto dei bambini è l’atrocità massima,
Non
c’è progresso, non c’è ricerca della verità che giustifichi il
pianto dei bambini. Certi politici nostri, magari pure
“progressisti” approvavano i bombardamenti sulle città con
relativi massacri in quanto tali “pulizie” liberavano
le donne dal portare il velo. Insomma meglio morte con i loro figli
che “schifosamente” velate.
Ho
sempre pensato che la vita punisce chi la tratta in questa maniera.
Cfr. 1984 di
Orwell: “Qualche cosa vi sconfiggerà. La vita vi sconfiggerà (p.
282 Something will defeat you. Life will defeat you)...Io
so che alla fine sarete sconfitti. C'è qualche cosa,
nell'universo...non so, un qualche spirito, un qualche
principio...che non riuscirete mai a sopraffare."
"Credi
in Dio, Winston?"
"No."
"E
allora quale può essere questo principio che ci annienterà?"
"Non
lo so. Lo spirito dell'Uomo"( The spirit of Man p.
283).
Cfr.
poi I fratelli Karamazov dove Ivan ricorda le
sofferenze dei bambini e sostiene che per evitarle si deve rinunciare
anche all’armonia: “ sta bene che debbano soffrire tutti, per
comperare a prezzo di sofferenze l’armonia futura; ma dimmi, che
c’entrano i bambini? Dimmelo per piacere! E’assolutamente
incomprensibile che debbano soffrire anche loro e acquistare a prezzo
delle loro sofferenze questa armonia (V, 4, p. 317)
Hanno
valutato troppo cara quell’armonia e non abbiamo mezzi per pagarne
a tal prezzo l’ingresso. E perciò mi affretto a restituire il mio
biglietto d’ingresso. E se sono un uomo onesto, devo restituirlo al
più presto possibile”[1].
Bisognerebbe
ricordarlo a quelli che vogliono esportare la democrazia a suon di
bombe che cadono anche sui bambini.
Astianatte
è un simbolo, la metà di un segno di riconoscimento, da unire a
milioni di altre metà.
Il
coro poi lancia una maledizione sulla nave di Menelao: che venga
colpita dal fulmine e faccia morire anche loro, le prigioniere.
Intanto
Elena si trova ad avere specchi d’oro ( cruvsea d
j e[noptra,
1107) gioia delle fanciulle.
Nell’esodo delle Troiane torna in scena Taltibio con dei soldati che portano il cadavere di Astianatte.
Assistiamo alle parole e ai gesti amorevoli di Ecuba sul corpo martoriato di Astianatte: il volto pieno di sangue che esce con rumore di risa dalle ossa spezzate del capo del bambino (e[nqen ekgela'-ojstevwn rJagevntwn fovno", 1176-1177), le mani, la bocca.
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