giovedì 8 agosto 2019

"Ifigenia in Tauride" di Goethe (1786) e il culto della parola tra i Greci. 3


Oreste e Ifigenia
PER VISUALIZZARE IL GRECO SCARICA IL FONT HELLENIKA QUI GREEK QUI 

Dedicato agli ospitalissimi amici siciliani e della Magna Grecia 

Goethe, Ifigenia in Tauride
Atto terzo.
Scena prima.
Ifigenia. Oreste
Ifigenia è riluttante a compiere sacrifici umani secondo la barbara usanza scitica. Per giunta i due stranieri catturati sono Greci. All’inizio del terzo atto la sacerdotessa parla con Oreste nel quale ha intanto riconosciuto un Landsmann (941) un uomo della sua patria dove l’ospitalità è un dovere sacro nei confronti di chi che passa accanto al focolare degli dei . Anche l’ultimo servo selbst der letzte Knecht è per noi benvenuto in terra straniera ist uns in fremdem lande hoch wilkommen (943).

Sentiamo quello che dicono Nausicaa a Odisseo e Eumeo sempre a Odisseo
La principessa dei Feaci Nausicaa, nel VI canto dell’Odissea (207 - 208) vuole aiutare Ulisse giunto naufrago nell’isola di Scheria e dice queste parole alle ancelle in fuga spaventate alla vista di Odisseo sconciato dal mare : “ to;n nu`n crh; komevein: pro;~ ga;r Dio;~ eijsin a[pante~ - xei`noiv te ptwcoiv te, dovsi~ d j ojlivgh te fivlh te”, dobbiamo prenderci cura di lui: da Zeus infatti vengono tutti gli stranieri e i poveri, e un dono pur piccolo è caro
 Le stesse parole (Odissea, XIV, 57 - 59) dice Eumeo il guardiano dei porci di Itaca quando Ulisse gli si presenta travestito da mendicante, irriconoscibile, e il porcaio lo accoglie ospitalmente spiegandogli che non è suo costume maltrattare lo straniero (xei`non ajtimh`sai), nemmeno quando ne arriva uno kakivwn più malconcio di lui.
 Eumeo dunque aiuta e onora Odisseo, che presentatosi come un pezzente e irriconoscibile, suscita la sua compassione:"aujtovn t j ejleaivrwn"(v.389), perché ho compassione di te, gli dice.
 Bisognerebbe che Salvini e la gente come lui leggessero i classici.

Non dissimile è la situazione di Edipo giunto a Colono cieco e vagabondo, per giunta malfamato. Teseo, il re di Atene, lo aiuta poiché, dice “so bene di essere uomo”(Edipo a Colono, v. 567).

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLXXXI La fedeltà mal riposta. Il rimpianto della rosa bianca trascurata.

  Il sole aveva sbaragliato le nubi. Mi tolsi la maglietta per   l’abbronzatura che va ripassata, come le lezioni. Mi guardai il petto e i...