venerdì 9 agosto 2019

le Nuvole di Aristofane. Un primo assaggio



Le Nuvole di Aristofane e i prossimi viaggi sulla luna

Nelle Nuvole di Aristofane Fidippide domanda a Strepsiade che cosa sia davvero –ejteovn 93- la scuola di Socrate dove il padre vuole mandarlo.
yucw'n sofw'n tou't j ejsti; frontisthvrion“ 94 di spiriti sapienti è il pensatoio, risponde Strepsiade. Cfr frontivzw rifletto e frontisthv" chi medita.
Nell’Apologia di Platone (18b) Socrate denuncia come del tutto false e calunniose le parole  che molti accusatori polloi; kathvgoroi, ancora più temibili di Anito e dei suoi seguaci, lanciano contro di lui: “ wJ" e[stin ti" Swkravth" sofo;" ajnh;r, ta; te metevwra frontisth;" kai; ta; uJpo; gh'" pavnta ajnezhthkw;" kai; to; h[ttw lovgon kreivttw poiw'n, (dicono) che c’è un tal Socrate uno saggio che medita sulle cose celesti e indaga le cose ipogèe e rende più forte il discorso più debole. Ossia li trasvaluta facendo apparire moralmente superiore quello che è inferiore moralmente.
Secondo questi- oiJ deinoi; kathvgoroi-  lo studio dei metevwra è il fondamento teorico della miscredenza come si può dedurre dal seguito delle Nuvole dove Aristofane stabilisce il nesso meteorologia-ateismo. Infatti al v. 247 il commediografo fa dire a Socrate rivolto il discepolo Strepsiade che stava per giurare sugli dèi: “prw'ton ga;r qeoi;-hJmi'n novmism j oujk ejsti- (247-248), in primo luogo qui da noi, gli dèi sono moneta fuori corso.
Socrate è stato ed è prima di tutto un suscitatore di energie morali e non può essere confuso con i corruttori dei giovani né con i beffardi Luciani dell’antichità, ma è vero che spesso il culto delle astruserie, la fantascienza, la volontà di colonizzare la luna mentre stiamo distruggendo la madre Terra,  poi il progetto di andare a vivere su Marte e magari su pianeti di altri sistemi, tutto questo serve a distrarre e fuorviare dai problemi reali, dai sentimenti veri, dai valori buoni, nobili e antichi: la cultura, la virtù, la giustizia, l’educazione: aspetti davvero umani dell’umanità i quali stavano a cuore a Socrate e a Cristo per quanto ne hanno scritto i loro discepoli benevoli.
Certo è che sono stati entrambi assassinati.
gianni  

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