NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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sabato 24 agosto 2019

Prometeo l'inventore della tecnologia è un benefattore dell'umanità o un malfattore?

Quando vedo i mostri che sfrecciano in automobile e ora anche in bicicletta mentre maneggiano il telefonino e imprecano contro chi non si scosta al loro passaggio, penso che il presunto tecnologico Prometeo non doveva essere liberato ma rimanere desmotes legato, incatenato per sempre e tormentato dall'uccello di Dio. Infatti alcuni suoi epigoni sono dei deficienti, altri dei criminali (camere a gas, bombe atomiche etc.).
La maleficentissima aria condizionata è un'altra trovata tecnologica che mi fa condannare Prometeo il quale nella tragedia di Eschilo si vanta di essere l'inventore di tutte le le tecniche

Prometeo ha insegnato tutto agli uomini: i numeri, le lettere, l’aggiogamento degli animali, la navigazione. Non avevano farmaci, e io- si vanta il Titano- indicai loro miscele e[deixa kravsei~ di salutari rimedi che tengono lontani tutti i morbi. E ordinai le molte forme della mantica e l’interpretazione dei sogni (485-6) e dei presagi, i voli degli uccelli,  gli auspici, l’aruspicini. Aprii anche gli occhi dei mortali ai presagi della fiamma. Ho scoperto i metalli.

"pa'sai tevcnai brotoi'sin ejk Promhqevw" (v. 507), tutte le tecniche ai mortali derivano da Prometeo. 
Ma la tecnica non capisce il destino e lo stesso Titano, giustamente incatenato, deve riconoscere: 
ho infuso in loro[1] cieche speranze ("tufla;" ejn aujtoi'"  ejlpivda" katw/vkisa", v.250).
 Egli è divinità solo apparentemente benefica  in quanto portatore di conoscenze pratiche fuorvianti:" qnhtou;" g j e[pausa mh; prodevrkesqai movron", ho fatto smettere ai mortali di prevedere il destino di morte"(v.248). 

Platone è arrivato a condannare l'invenzione prometeica della scrittura
Una confutazione efficace dei benefici operati dalla scrittura nei confronti della memoria si trova nel mito di Theuth del Fedro  di Platone. Il dio Theuth  è  per gli Egiziani sul genere di Prometeo: egli si reca dal re Thamus, che dovrebbe corrispondere ad Ammone, quindi a Zeus, e gli presenta le sue invenzioni elogiandole: i numeri, il calcolo, l'astronomia, la geometria, il tavoliere, i dadi, e le lettere; di queste in particolare dice:"renderanno gli Egiziani più saggi e più capaci di ricordare: è stato trovato un farmaco della memoria e della sapienza"(274e); ma il "re di tutto quanto l'Egitto", rispose:" tu, essendo il padre della scrittura, per benevolenza hai detto il contrario di quanto essa può. Questa infatti produrrà dimenticanza nelle anime di coloro che l'hanno imparata, per incuria della memoria, poiché per fiducia nella scrittura, ricordano dall'esterno, da segni estranei, non dall'interno, essi da se stessi: dunque non hai trovato un farmaco della memoria ma del ricordo"( ou[koun mnhvmh~, alla; uJpomnhvsew~, favrmakon hu|re~, 275a).
 Così viene confutata la scrittura da Platone. 
Non arrivo a tanto anche se leggo meno che posso quando faccio conferenze. 
Dunque non anatemizzo tutta la tecnologia. Del resto lo stesso Zeus ha trovato un compromesso con Prometeo. Comunque non ho dubbi nell'esecrare certi esiti della tecnologia siccome li considero nemici dell'umanità.



[1] Negli uomini.
   

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