p. s.
A proposito di “forgia la lingua sull’incudine della verità” (Pindaro, Pitica I, ultimo verso della strofe 5.
Cfr. oltre il già citato Congedo di Carducci anche Orazio nell’Ars poetica.
Il poeta augusteo riferisce un suggerimento di Quintilio Varo: correggere due o tra volte le imperfezioni, e se questo non basta: “delere iubebat-et male tornatos incudi reddere versus” (Ars, 440-441) ordinava di annientare i versi forgiati male e ribatterli sull’incudine.
Bologna 3 giugno 2024 ore 12, 27 giovanni ghiselli
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