Intorno alle 18 mia sorella mi ha scritto: “Bravo Giovanni: fai onore al tuo nome!”
Di solito esco solo intorno alle 20, dopo avere lavorato, ma all’improvviso la mia mente è stata occupata da un dubbio: ho reso onore al santo da cui prendo il nome?. Oggi sono salito in bicicletta sulla Croara fino al tempio, divo Giovanni tuo?
Non, non ci ero stato perché durante la mia ora d’aria pioveva.
Alle 18, 30 però c’era soltanto una minaccia di pioggia.
Mi perdonerà il Precursore di Cristo, l’ eponimo mio se non ci vado?
Sto forse usurpando il suo nome?
Mi sono risposto: “temo di sì”. Avevo paura che non avrebbe potuto scusarmi, né io stesso mi sarei mai discolpato. Sicché ho indossato una tuta impermeabile, ho preso la bici e mi sono avviato. Alla seconda pedalata però è saltata la catena. Nuovo dubbio: che segno è?
Ho risposto così : “ Se riesco a metterla a posto, devo andare, altrimenti Giovanni mi giustifica”. Qualche giorno fa l’operazione non mi era riuscita con un’altra bicicletta tuttora ferma. Questa volta l’ho rimessa subito a posto. Non avevo più dubbi e sono partito.
Credevo che avrei faticato molto perché dopo tanti giorni di pioggia sono poco allenato per una salita dura di cinque chilometri. Invece l’ho fatta benino e non è piovuto. Giovanni mi voleva, mi voleva bene.
Quando fui arrivato, tutto contento, ho ricordato e recitato questi versi
Ben posso dire: “Io ho fermo il disio
sì a colui che volle viver solo
e che per salti fu tratto al martiro
ch’io non conosco il pescator né Polo”.
Bologna 24 giugno 2024 ore 20, 59
Ora guarderò la partita di calcio Italia-Croazia.
Non faccio il tifo: lascio fare all’ onesto Giovanni che farà vincere chi se lo merita.
Saluti e baci
giovanni peccator detto gianni
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