mercoledì 31 luglio 2024

Gli atleti italiani si stanno facendo onore alle Olimpiadi di Parigi. Bravi!


 

Ho seguito alcune gare olimpiche seduto davanti alla  televisione con l’intenzione di scriverne qualche riga di commento.

Ho visto che gli atleti italiani hanno già conseguito buoni risultati e mi domando per quale ragione-ancora a proposito di funzionare- in Italia i giovani funzionano meglio nello sport- a parte il ciclismo e il calcio- che nello studio. In questo campo i nostri ragazzi più bravi per venire valorizzati devono emigrare in altri paesi.

Gli atleti invece possono prepararsi anche qui tanto bene da vincere medaglie d’oro ai giochi olimpici. Giochi molto seri.

 

La risposta è semplice: le gare sportive seguite in diretta dalle moltitudini non possono essere truccate: per vincerle bisogna essere bravi. Chi le vince è più bravo di chi le perde: ha un talento maggiore, si è preparato meglio, si è sacrificato di più.

Questo nel campo della scuola, che è stato il mio per 41 anni, dell’editoria e dei media, in generale non succede.

 

In questi settori contano le conoscenze più che la sapienza, le aderenze, le raccomandazioni. Sicché tanti mediocri e non poche nullità risultano avvantaggiate rispetto ai talenti veri, agli studiosi seri, agli atleti della parola e del pensiero. Qui manca il controllo di un pubblico vasto che invece è in grado di porre dei veti all’apoteosi dei brocchi nelle competizioni sportive seguite sul campo o davanti alla televisione.

 

Pesaro 31 luglio 2024 ore 10, 47 giovanni ghiselli

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