Terzo coro. Classe, maestro, docente, preside.
Classe. Al falso docente, lo pseudo educatore che dissacra la scuola e profana la santa educazione con soporifera indifferenza, con diffidenza offensiva atta a destare cattive emozioni, con ignoranza del Bello e del Bene la spregiatrice cruenta dell'anima umana, l'adoratrice prostrata a venerare lucro nefando, losco intrallazzo, disanimante frastuono, la gastrolatra enorme, visceri guasti dai ripugnanti sospiri; al polimorfo ruffiano di se stesso che, allucinato, crede di scorgere in ogni persona la repressione violenta, la perversione profonda, la malafede servile, l'immedicabile angoscia della sua anima impoverita, ulcerata da frustrazioni continue, rabide cagne ostili all'amore, io chiedo di torcere in fuga retrograda, precipitosa,
lo scivoloso, sacrilego piede, senza lasciare la sudicia traccia vischiosa e contaminante; io non posso seguirla. Voglio affiancare con passo diritto il vero maestro sacro a Paideia: l'educatore entusiasta che, con atto di fede incrollabile nell’ umana creatura predisposta a comprendere gioiosamente il volto meraviglioso della vita, progredisce sicuro sulle orme di luce impresse sulla strada erta dell'uomo dai maestri che hanno indirizzato l'umanità al culto del bello morale, e, cacciando i mercanti dal tempio, hanno rimesso lo spirito sopra l'altare.
Esodo. Tutti i personaggi sono presenti. Maestro. Infatti il problema è quello di riconsacrare l'uomo. Continueremo a lavorare insieme con questo scopo.
Preside. Vedremo, vedremo. Lei sta facendo i conti senza il preside.
Docente ( rivolta al capo dell'istituto) E' un sobillatore odioso: deve essere allontanato.
Maestro. Lavorerò comunque. Sono stato calunniato per due anni; alcuni hanno cercato di istigare contro di me i genitori degli alunni e perfino gli stessi allievi, eppure non mi sono mai scoraggiato e ho impegnato tutte le forze mie. Non smetterò di educare i giovani. Sono convinto che un adolescente educato bene sia mentalmente più integro e avanzato di un adulto medio. E che fornisca maggiori stimoli al lavoro intellettuale. Anche se riuscirete a cacciarmi, sarò maestro dell'intero istituto, anzi dell'intera città attraverso l’opera educativa umanamente spesa non senza fatica.
Docente. Direi che lei sta diffondendo un contagio piuttosto. Io non voglio contrarre malattie incurabili.
Maestro. Già: quello che secondo lei è il morbo del libero pensiero. Non è in noi la malattia. Questi ragazzi ed io vorremmo attaccarvi la nostra volontà di salute. Noi diffondiamo germi di vita sana.
Preside. Quelli della licentia.
Studente. No preside. I semi dell'entusiasmo.
Preside. Ma mi faccia il piacere! Entusiasmo per che cosa?
Studente. Per l'umanità, per la vita, per la scuola che ci educa. Fine
Scrissi in tregiorni questa pièce breve ma densa. Ifigenia la trovò molto bella e comincià ad impararne a memoria delle parti, a ripeterle. Ne fui incoraggiato a sperare in una rinascita del nostro amore, del mio impegno educativo, di ogni cosa bella e buona.
Epigrafi “kajme; th;n dusdaivmona-pavlo" kaqairei' tou'to tajgaqo;n labei'n”, (Sofocle, Antigone, vv.274-275) e il sorteggio condanna me, la disgraziata, a prendermi quest'incarico "bello".
Non voglio credere che quel Gianni Ghiselli sia morto, ma piuttosto che, come la crisalide, sia oggi simbolo di bellezza e libertà sulle rovine degli anni ottanta. Natale 1993. Emilia. (Lettera della madre di un’allieva)
p. s.
Ha già compiuto la sua vita mortale la ragazza che mi ha ispirato la figura della protagonista. Del resto tutti i personaggi di questa storia sono compositi, come le immagini dei sogni.
Pesaro 26 luglio 2024 ore 8, 31 giovanni ghiselli.
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