mercoledì 11 settembre 2024

Nefertiti III Il disdegnoso gusto di crogiolarsi nell’angoscia . Gli anniversari.

 

Di questa donna mediterranea mi è rimasta impressa nell’anima una sola frase memorabile. Quel tardo pomeriggio dell’agosto del 1976 rientrai nella csárda con il volto più annuvolato del cielo che già iniziava a versare gocce sulla polvere nera, su oche, turisti, butteri e cavalli volti in fuga dalla pioggia e dalle minacce del cielo che venivano intensificandosi con tanto di lampi e di tuoni, mentre le mucche dagli umidi musi brucanti, i buoi dalle corna ritorte, gli smisurati maiali e i loro porcellini tondi, edaci come i bambini obesi traviati da genitori grassi e dementi, continuavano a frugare il terreno in cerca di cibo.

 

Appena ebbi ripreso il mio posto, Nefertiti mi disse: “Tu, meschino, ti crogioli nell’angoscia con gusto perverso”.

 

Risposi che il prossimo dotato di mente e di stile non mi ha mai indotto al disdegnoso gusto che certuni mi ispirano. Pensavo alle tre finniche dei primi anni Settanta che erano sì speciali, di una specialità , del resto, non del tutto rara in quegli anni. Li ricordo come l’età dell’oro di questa mia vita mortale. Sembra incredibile ora, ma allora erano, per così dire, anche di moda, almeno tra le persone educate e attente, la cortesia, l’aiuto reciproco, persino la benevolenza. Passò rapida quell’età e anche voi siete andate via finniche mie.

Elena quando la conobbi nel 1971, il culmine di questa era mirabile, disse che amava tutta l’umanità con amore umanistico.

 

Oggi i ragazzi finlandesi e pure le ragazze vengono armati fino ai denti e addestrati a entrare nella guerra che insanguina l’Europa da tanti mesi.

 

La fine dell’età dell’oro per me fu segnata dall’epilogo tragico, non senza catastrofe, della storia di Päivi.

 Anche tu come Helena, come Kaisa, passasti. Come Silvia e Nerina di Leopardi. Ne piangevo al lume della luna o del sole da adolescente osservando Recanati da Potenza Picena. Quel tempo è passato da più di mezzo secolo ma ne restano le tracce nell’anima.

Per me quella dei primi anni Settanta non è stata una moda: ancora oggi gradisco solo i rapporti che conservano quell’impronta nobile e antica.

Gli altri non li sopporto più, sicché non ricado nell’angoscia causata dalla frequentazione di persone egoiste, ignoranti, arroganti, spietate o le radunanze con gli imbecilli.

 

Pesaro 11 settembre 2024 ore 11, 22.

 

Oggi è l’anniversario dell’uccisione del Presidente Allende e di tanti cittadini cileni nel 1973.

E pure quella delle torri gemelle con la morte di tanti cittadini statunitensi autoctoni e immigrati nel 2011.

 

 

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia LXVII e LXVIII.

Ifigenia LXVII . il Mulino bruciato. “Ti prego, ti prego, ti prego!”   Lunedì 26 febbraio Ifigenia mi telefonò dalla gelateria dove ta...