Fazio |
Fazio,
Salvini e Michele Serra
Approvo
le critiche di Salvini al “salario” di Fazio. Tuttavia non vedo
per quale ragione il ministro debba offendere i comunisti
definendo il presentatore “un comunista col Rolex” (“la
Repubblica” del 6 maggio 2019, p. 10).
Fazio
è l’antitesi del comunista vero. Anzi, è l’antitesi di ogni
persona vera. E’ una specie di caricatura del benpensante, è la
marionetta utilizzata dal potere già troppo a lungo, tanto che
oramai non è nemmeno utile ai suoi mandanti: è diventato
la marionetta di sé stesso.
Il
medesimo quotidiano a p. 24 presenta un pezzo di Michele Serra
solidale con Fazio. Cerco di eripere personam anche
a Serra che definisce il sodale: “non un tribuno alla Santoro, non
uno scostumato irridente alla Luttazzi, ma un moderato esponente del
senso comune che non è imputabile di radicalismo politico o di
scompostezza verbale, semmai di eccessiva cortesia con gli ospiti,
come la critica non manca di far notare”.
Se
togliamo la maschera eufemistica a “eccessiva cortesia”manet
res rimane la sostanza, ossia la cortigianeria nauseante del
conduttore verso tutti e tutto.
Serra |
Quanto
al “senso comune” di cui Fazio sarebbe esponente, credo che tale
buon senso sia in totale e offensivo contrasto con
l’enorme, innaturale e immorale differenza tra gli
smisurati emolumenti del “cortesissimo” conduttore e la busta
paga di un operaio o anche di un magistrato.
giovanni
ghiselli
p.s. tengo
da qualche anno diverse conferenze in tre biblioteche di Bologna.
Informo tante persone, alcune le formo anche, e non ho mai chiesto né
ricevuto un centesimo. E sono molto contento di farlo.
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