Pellizza da Volpedo, Il Quarto Stato |
Primo maggio 2019
Un
assaggio del prossimo pezzo su la tragedia Ecuba di
Euripide. La madre dolorosa manda l’araldo Taltibio a occuparsi di tenere
lontano la folla da Polissena, la figlia morta assassinata da una feroce
superstizione : ei[rgein o[clon - th'" paidov" (605 - 606). Infatti l’ajkovlasto" o[clo" un o[clo" una folla non tenuta a freno e un’anarchia dei
marinai nautikhv Giuseppe
t jajnarciva (607),
è peggiore, più forte e distruttiva del fuoco - kreivsswn purov" , e tra gli imbestiati e
infuriari kako;"
d j oJ mh; ti drw'n kakovn (608)
canaglia è chi non fa del male.
Cfr.
l’Oedipus di
Seneca dove la profetessa Manto, figlia di Tiresia, dice:" Mutatus
ordo est, sed nil propria iacet;/ sed acta retro cuncta ( vv. 366 - 367)
, è mutato l'ordine naturale e nulla si trova al suo posto; ma tutto è
invertito.
Nella
monografia di Sallustio su Catilina, Catone parla in senato dopo e contro
Cesare, il quale aveva chiesto di punire i congiurati "solo"
confiscando i loro beni e tenendoli prigionieri in catene nei municipi.
L’Uticense denuncia questa tranvalutazione delle parole:"iam pridem
equidem nos vera vocabula rerum amisimus: quia bona aliena largiri liberalitas,
malarum rerum audacia fortitudo vocatur, eo res publica in extremo sita est "
(Bellum Catilinae, 52, 11), già da tempo veramente abbiamo perduto la
corrispondenza tra il valore reale dei nomi e le cose: poiché essere prodighi
dei beni altrui si chiama liberalità, l'audacia nel male coraggio, perciò la
repubblica è ridotta allo stremo.
Simile
transvalutazione è notata nel Macbeth di Shakespeare da Lady
Macduff:" I am in this earthly world where to do harm Is often
laudable; to do good, sometime Accounted dangerous folly " (IV,
2), io son in questo mondo terrestre dove fare il male è spesso cosa lodevole;
fare il bene qualche volta è tenuto in conto di pericolosa follia.
Una
parola il cui significato si è capovolto nel corso della mia vita adulta è
"moderato" che dal '68 sino alla metà degli anni Settanta suonava
malissimo e ora suona benissimo. Alle orecchie dei più dico, e con tanta
ipocrisia siccome il “moderato” è spesso, di fatto un piccolo borghese
razzista, odiatore dei poveri in quanto teme di venire assimilato a loro
nell’opinione pubblica. Di fatto lo è già
Ma
veniamo al primo maggio 2019, una festa del lavoro con troppi disoccupati “per
la contraddizion che nol consente” (Inferno XXVII,
120). Negli ultimi mesi per certi esseri umani imbestialiti e inferociti
torturare e ammazzare un disabile disgraziato è un “passatempo divertente”
funzionale a rintuzzare la noia, violentare una donna è “dovere di maschi
virili”, riesumare e celebrare il fascismo è “politica sana”, infine il
disprezzo e l’odio razziale è segno di “patriottismo”.
Davvero
per tutti costoro kako;" d j oJ mh; ti drw'n kakovn (608) canaglia è chi non fa del male. Euripide nel
424 a. C. aveva già previsto presofferto e tutto.
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