“Ci ho messo venticinque anni a sortire dalla classe sociale che scrive e legge L’Espresso e Il Mondo. Non mi devo far ricattare nemmeno per un sol giorno. Mi devono snobbare, dire che sono un ingenuo e un demagogo, non mi devono onorare come uno di loro, perché non sono come loro” (Michele Gesualdi, Don Lorenzo Milani, L’esilio di Barbiana, Introduzione di Tomaso Montanari, p. 7) .
Tutti i personaggi strani, gli a[topoi, i fuori posto rispetto al sistema, i maltrattati dagli ortodossi imbrancati, devono conoscere questa reazione mentale nei confronti di chi non vuole accettare, non rispetta la loro diversità o addirittura la criminalizza. Non dimenticare mai che il torto, la debolezza e la miseria umana sono sempre più gravi nell’offensore che nell’offeso.
Bologna 13 maggio 2024 ore 11, 27 giovanni ghiselli
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