Edipo
Ahimé dissennato accecamento duvsfrono~ a[ta~ .
L’a[th- a[ta con la patina dorica dei cori- è una forza irrazionale che può produrre grandi danni se gli uomini non ascoltano le preghiere catecontiche ossia capaci di trattenerla.
Coro
O disgraziato, ora che sei meno teso cala/`~
parla, chi sei tra i mortali?
Chi sei tu che vieni condotto pieno di affanni poluvpono~- è l’aggettivo che si addice a Edipo.
Potrei sapere della tua patria?
Edipo
Ospiti, non ho patria- ajpovptoli~ ma non…
Edipo è un fuori uscito, uscito via-ajpov- da due città: prima da Corinto poi da Tebe, nemiche acerrime di Atene durante la guerra del Peloponneso.
Coro
Che cosa è questo che vieti, vecchio?
Edipo
No, non domandarmi chi sono,
non indagare cercando oltre
Queste sono le raccomandazioni che nell’ Edipo re Tiresia e Giocasta rivolgevano a Edipo che non le ha ascoltate. Ora teme che dare conto della propria identità tanto sconciata gli procuri altre pene.
Coro
Che cosa significa? Edipo Una nascita atroce deina; fuvsi~. Coro: Parla!
Creatura, ahimé, che cosa devo dire?
Edipo si rivolge alla figlia come se il figlio tra i due fosse lui.
Coro
Di quale seme -spevrmato~- sei
Straniero, dimmi, da quale padre? 215
Lo spevrma del figlio che ha fecondato la propria madre è l’origine della “nascita atroce”
Nell’Edipo re. Tiresia incalzato, provocato e obbligato dal tuvranno~ rinfaccia a Edipo questa terribile identità:
"la medesima persona fratello e padre, e della donna da cui/ nacque, figlio e sposo, e del padre/ conseminatore e assassino ( tou` patro;~ oJmovsporov~ te kai; foneuv~ vv. 5458-460) . Ecco la deina; fuvsi~.
Edipo
Ahimé, che cosa devo subire , creatura mia?
Chiede ancora aiuto alla figliola. La sua unica sostenitrice. Come una madre, ancora più di una madre.
Lo stesso fa Cordelia con il lunatico re e padre Lear. Nel IV atto prega gli dèi pietosi di curare la grande ferita che è stata aperta nella sua oltraggiata natura in modo che torni l’armonia of this child-changed father , di questo padre cambiato in fanciullo.
Coro
Parla, poiché invero procedi sul limite estremo ejp j e[scata.
Padre e figlia si amano tanto per la congenialità reciproca.
Nell’Antigone il coro dice alla ragazza che si avvia verso la clausura sepolcrale/di una tomba inaudita pro;~ er{gma tumbovcwston tavfou potainivou (v. 848- 849) alcune parole di compatimento e pure di critica:
Avanzando verso l'estremità dell'audacia proba`sj j ejp j e[scaton qravsou~- /hai urtato , contro l'eccelso trono della Giustizia,/creatura, con grave caduta,/ del resto sconti una colpa penosa del padre" (vv. 853-856)
Bologna 21 giugno 2021 ore 17, 48.
p. s
Oggi è il San Sivestro dell’estate, domani sarà il capodanno dell’autunno.
Ogni dì sarà più breve e avrà meno luce. La narrazione adultera perfino le stagioni.
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