Straniero
Ma neppure ho il coraggio di cacciarti
senza il consenso della città povlew~ divca, prima di farle conoscere cosa faccio- 48-49
«benché si muovesse liberamente, l'individuo restava nell'ambito delle determinazioni sostanziali, nello Stato, nella famiglia, nel fato»[1]. Per l’uomo dell’Atene classica non era possibile vivere in maniera separata dalla città.
Edipo
Per gli dèi, o straniero, non stimarmi indegno,
vagabondo come sono toiovnd j ajlhvthn-, di dirmi quello di cui ora ti prego. 49- 50
Edipo è un vagabondo e un errante e può suscitare inquietudine ma il re di Atene Teseo sa di essere uomo e che tale sorte in quanto umana può capitare a chiunque, perfino a un re. Gli abitanti di Colono sobborgo settentrionale di Atene sono stati educati dal loro capo.
Nel Riccardo II di Shakespeare si legge che la Morte tiene la corte nella corona cava (within the hollow crown) che cinge le tempie mortali di un re e là siede beffarda schernendo il suo stato e con un ghigno alla sua pompa and grinning at his pomp. La Morte concede n breve respiro per recitare la parte del monarca che si fa temere e uccide con gli sguardi, poi arriva e con un piccolo spillo trapassale mura del castello, e addio re! (III, 2)
Straniero
51Spiegati e non apparirai indegno a[timo~, almeno da parte mia.
Nessun uomo è indegno di una risposta. La domanda però deve essere chiara
Edipo
52 Qual è insomma il luogo oj cw`ro~ nel quale siamo giunti?
Edipo vuole sapere l’essenziale: il nome e il tipo del luogo.
Il nome spesso è indicativo del carattere: nomen-omen.
Straniero
53Quante cose so io, le saprai tutte anche tu ascoltando kluvwn.
L’abitante di Colono avverte Edipo che deve ascoltare, se vuole sapere.
Nell’Edipo re il figlio di Laio era insofferente e ascoltava poco, ora impara ad ascoltare.
Un apprendimento necessario. Saper ascoltare è un segno di educazione e di sensibilità. Eppure non sono tanti quelli capaci di farlo.
54Questo luogo è tutto sacro ijerov~ : lo protegge…
Il primo pregio di Colono è la sua sacralità data dalla presenza degli dèi.
In questo cw`ro~ iJerov~, luogo sacro, i numi mandano i loro segni.
Foscolo vede tale recinto sacro nel tempio di Santa Croce a Firenze:
“Ah sì! da quella
religïosa pace un nume parla! ( Dei Sepolcri, 197-198)
…55 il venerando Poseidone…
Tucidide racconta che nel 411 Colono venne convocata l’assemblea in un luogo chiuso dove c’è un tempio di Poseidone fuori dieci stadi dalla città (VIII, 67, 2). E’ il colpo di Stato oligarchico. Ci entrò anche Sofocle.
55 e c'è anche il dio portatore di fuoco…- Prometeo aveva un culto nell’Accademia non lontana da Colono. Questa darà il nome alla scuola di Platone
56… il Titano Prometeo; e lo spazio che tu calchi
57 è chiamato soglia di bronzo di questa terra
Colono era la soglia verso il nord rispetto al centro di Atene e pure la soglia della voragine scoscesa (v. 1590) che sprofonda con gradini di bronzo verso il centro della terra
58baluardo di Atene- rispetto alla nemica Tebe situata a nord- ; e i campi vicini
59 vantano che questo cavaliere Colono- ne indica la statua-
60 è loro capostipite e portano il nome di
questo tutti in comune denominati. 61
Tali sono questi fatti per te, o straniero, non celebrati
a parole lovgoi~, ma piuttosto per il modo di stare insieme th`/ xunousiva/ . 63
Leopold Bloom ebreo di origine ungherese (Virág è il suo cognome magiaro.) replica a discorsi dei nazionanalisti irlandesi dicendo: “Una nazione è la stessa gente che vive nello stesso posto”, dodicesimo episodio Il Ciclope. La taverna p. 453
In inglese: “A nation? says Bloom: A nation is the same people living in the same place- p. 299
I razzisti nostrani dovrebbero leggere Sofocle, Joyce e tanti altri autori.
Bologna 13 giugno 2025 ore 18, 06 giovanni ghiselli
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