Ieri sera, dalla Berlinguer,
Bonaccini e la Borgonzoni
sembravano Prometeo che discute con Epimeteo. Prometeo, quello che pensa in
anticipo e prvede molte cose se non tutte, è prefigurazione di Bonaccini la consumata
volpe; Epimeteo, quello che pensa dopo e perde, è figura della Borgonzoni, ossia la prefigura.
Non ho dubbi su chi vincerà. Troppo sprovveduta e inattrezzata la donna.
Le sardine sono belline.
Devono stare attente però a non lasciarsi usare dal potere in cambio di qualche
vantaggio come Greta e come, decenni orsono, tanti “rivoluzionari” sessantottini,
miei compagni di protesta antiborghese all’epoca, adesso imborghesiti fino al
midollo delle ossa. Alcuni ne hanno tratto vantaggi. Altri tra quegli ex
compagni ammirano tali veri o presunti avvantaggiati che si atteggiano a termaximi.
Io sono fiero della mia
coerenza anche se sono rimasto terminimus
in termini di potere.
Del resto il potere è quasi
sempre un nucleo di male
“Quisquamne regno gaudet? O fallax bonum/quantum
malorum fronte quam blanda tegis"(Oedipus,vv.7-8),
qualcuno gode del regno? O bene ingannevole, quanti mali copri sotto una
facciata così lusinghiera!
Sono
parole di Edipo che dà inizio al dramma descrivendo l'infuriare della
pestilenza.
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