Segni di contraddizione
grandi, piccoli e minimi.
Papa Francesco è segno di
contraddizione come altri personaggi della nostra storia e cultura. Mi vengono
in mente in primis Socrate, Cristo, quindi
il frate ferrarese Hieronymus, dapprima acclamato poi arso sul rogo dai
Fiorentini nel 1498. Ma posso aggiungere Hitler, Mussolini, Stalin e
Togliatti o Andreotti, perfino Renzi si parva licet componere magnis, e lo faccio “sanza tema d’infamia”.
In fondo nel mio piccolo, anzi, pur nel mio
essere terminimus e trismikrovtato" al contrario di Hermete
Trimegisto Trismevgistos e Termaximus, dopo tutto anche io in vita mia sono stato più volte
segno di contraddizione.
Tornando a Bergoglio,
alcuni, lo considerano,
ragionevolmente, un vicario non indegno Cristo, altri un Anticristo.
Luca Signorelli in un
affresco situato nel Duomo di Orvieto ha raffigurato Predicazioni e fatti dell’Anticristo (1499-1502): lo vedo nella
tavola 14 del libro di Cacciari che sto commentando. L’autore di La mente inquieta si chiede: “E’ il
grande frate di San Marco colui che appare nelle sembianze dell’Anticristo in
questa scena grandiosa dell’epoca? (…) E’ questa l’immagine del “non mortalis
homo, sed callidissimus demon, demon non unus, sed demonica turba” contro cui Ficino si scaglia nell’Apologia pro multis Florentinis ingannati
dal “Sommo degli ipocriti?” .
Sono venuti più volte
sulla terra e ancora verranno personaggi non insignificanti, ma in signum cui contradicetur eij"
shmei'on ajntilegovmenon - ut revelentur
ex multis cordibus cogitationes (N.T., Luca, 2, 34-35).
Nessun commento:
Posta un commento