venerdì 8 novembre 2019

The Irishman, il film di Scorsese




Il film di Scorsese, The Irishman, guardabile per gli attori, consumate volpi, ma prevedibile, scontato e inutilmente lungo, vuole farci credere che i crimunali si ammazzano tutti tra loro o finiscono in galera.
 Per quello che ho visto in vita mia, va così solo se i delinquenti non hanno alle spalle poteri forti. Le stragi di Stato, da Portella della Ginestra alle tante successive, sono rimaste impunite, almeno per quanto riguarda i loro mandanti. Sono ancora coperte dai “segreti di Stato” molto più indecifrabili degli enigmi contorti della Sfinge, la mostruosa profetessa che intricava in ciechi stilemi parole aggrovigliate e contorte, e con artigli quadrupedi massacrava la stirpe di Cadmo
Così sono rimasti impuniti tanti omicidi di persone scomode a chi detiene davvero il potere: persone come i due fratelli  Kennedy,  uno dopo l'altro, Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini.
Intanto le Sirene stregano con le loro menzogne ripetute mentre stanno sedute  sul prato: intorno gran mucchio di ossa di quelli che  una volta erano uomini.
Baci da gianni il poverello esposto e sprotetto.

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