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Argomenti |
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Le lezioni del mese di maggio. L'elezione di Mitterand a |
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Presidente della repubblica francese. La probabile rivincita |
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padronale. Desdemona scala il monte delle formiche con la |
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bicicletta. La preparazione dell'esame di recitazione. Storie del |
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bosco viennese. con la denuncia del pericolo, sempre vivo, |
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dell'intolleranza che nasce dall'ignoranza. Marianne, Oskar e |
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Alfred.
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Studiai tutto il mese di maggio per preparare Desdemona all'esame |
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di maturità. Lavoravo quasi sempre per lei, eppure sentivo che il |
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nostro connubio sarebbe finito assai presto: infatti le mie lezioni |
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erano l'unico contatto reale tra noi. Oramai non potevo offrirle |
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altro: quella, oltre non volere darmi niente, non desiderava che aiuti |
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da me, e mi contraccambiava |
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soltanto con un pochino di attenzione a quanto dicevo. Il sesso stava |
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sparendo. A un rapporto privo di basi morali e scopi comuni, se |
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togli le copule, cavi ogni cosa. "Birth, and copulation and death./That's all, that's all, that's all, that's all,/Birth, and copulation, and death "1. Desdemona, finito il liceo, voleva |
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lavorare nel teatro che attirava anche me; io però lo |
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consideravo un luogo di educazione e cultura, mentre nelle sue aspettative |
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era un mezzo di esibizione personale e di rivalsa su frustrazioni |
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sociali. |
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Per giunta soffrivo il raffreddore da fieno che non mi lasciava |
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dormire bene: ero stanco, svuotato, depresso, come succede |
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sempre alla fine di un ciclo. Eppure non mi lamentavo né |
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bestemmiavo il nome benedetto del Signore che prima dà, poi |
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toglie2. Sapevo che presto la congiuntura sarebbe cambiata. Poi |
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avevo capito che le possibilità delle cose sono soltanto le cose |
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stesse. Era completamente inutile agitarsi o prendersela con chissà |
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chi: dovevo terminare il ciclo; dopo si sarebbe visto. Ancora una |
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volta i fati avrebbero trovato la strada3 . Come quando cercavo la via per arrivare a Debrecen nel luglio del 1966. Ben più desolato, sprovveduto e spaventato ero allora. A metà mese feci una |
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Note
1 T. S. EliotFrammento di un agone. Nascita, e copula e morte,
tutto qui, tutto qui, tutto qui, tutto qui, Nascita, e copula, e morte.
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2Cfr. Antico Testamento, Giobbe, I, 20:"Nudo uscii dal seno di mia madre,/e |
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nudo vi ritornerò./Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,/sia benedetto il nome del |
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Signore!". |
2Cfr. Eneide, III, 395: "fata viam invenient ".
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mezza giornata di pausa, stremato. Era un venerdì, dopo la scuola. |
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Invece di studiare, pensavo. |
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"Amo ancora quella ragazza perché ha del carattere e scopi |
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collegabili al mondo della cultura; lei non mi ama poiché spera di |
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trovare meglio; cercherò di tenerla con me fino a quando mi |
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assegnerà compiti utili anche alla mia crescita e non avrà |
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calpestato la mia dignità, cosa che non tarderà a fare del resto. Tra |
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noi va male assai, ma non sono del tutto infelice, siccome trovo |
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comunque qualcosa di buono in me stesso. Ero più insicuro e |
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scontento nell'estate del '74, quando c'era l'amore di Päivi incinta di me |
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e |
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sembrava funzionare benissimo, ma io aspettavo ogni cosa |
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positiva da lei poiché a trent'anni avevo combinato troppo poco di |
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buono, e non avevo autostima. La finnica mi ha aiutato a capire |
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e superare la mia insufficienza; Ifigenia quattro anni dopo mi |
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ha dato la spinta verso le egregie cose. Quando ho compreso |
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questa sua funzione suprema, altri due anni più tardi, ho cercato di |
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raddrizzare |
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correggere il nostro amore distorto da |
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un' |
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impostazione immorale. Soffrendo cerco di espiare il male che le |
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ho fatto, per convincerla a cominciare di nuovo, in termini di |
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intelligenza e onestà. Se il mio compito è scrivere, la donna della |
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mia vita può essere lei".
L’elezione di Mitterand mancata nel 1974 si avvera nel 1981. Il messaggio di Antonia, l’amica più cara
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In quei giorni Mitterand fu eletto Presidente della Repubblica |
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francese. Avevo fatto il tifo per lui nel '74, da Carmignano di |
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Brenta, e mi era spiaciuto quando non venne eletto. I colleghi |
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reazionari del paese democristiano invece avevano |
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esultato per la vittoria del candidato di destra. Nell'81 del resto gli |
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schieramenti ideologici |
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cominciavano a |
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frantumarsi. |
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Rammentando la netta contrapposizione di sette anni prima, |
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Antonia, la carissima amica, mi scrisse una bella frase:"Passa il |
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tempo, e certi fatti ritornano, rendendo vivi e presenti i ricordi ". |
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Dunque speravo che il Presidente socialista nella grande nazione |
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vicina, significasse la rimonta delle sinistre in un momento di |
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pericolosi rigurgiti. Ma questi non sarebbero stati annullati, in |
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quanto venivano da una rivincita della classe padronale che aveva |
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un immenso potere di corruzione attraverso la proprietà dei mezzi |
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informativi,
e di deterrenza con la gestione dei servizi segreti. |
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Il monte delle formiche. Le stesse cose ritornano. |
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Domenica 24 maggio Desdemona scalò il monte delle formiche in |
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bicicletta. Ce la fece seguendo i miei consigli con docile |
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ragionevolezza. Un tempo le avevo giurato che, quando ci fosse |
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riuscita, l'avrei sposata: all'epoca la fanciulla avrebbe voluto l'una |
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e l'altra cosa, ma quel giorno non le rinnovai l'offerta poiché |
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sapevo che oramai considerava le nozze con me un approdo di molto |
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inferiore alle sue possibilità. Eppure in seguito mi avrebbe |
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rinfacciato il fatto che mentre lei aveva superato l'ardua prova, io |
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non avevo mantenuto quell'antica promessa. Ora penso che la |
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donna a me congeniale, dovunque si trovi, non sia adatta a fare la moglie e che |
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questa sia un'ottima inattitudine, ove vi sia un'attitudine superiore. |
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In ogni modo la ragazza quel giorno pensava di essere destinata a |
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fragorose ovazioni, a trionfi mondiali, a lunghe code davanti ai |
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suoi camerini, a pianti davanti alle porte che lei lasciva chiuse, e non mi avrebbe sposato neppure se l'avessi |
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allenata e corroborata fino a farle scalare lo Stelvio sovrapposto al |
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Pelio che scuote le foglie, all'Ossa e all'Olimpo5 perché potesse |
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raggiungere il cielo.
L’esame conclusivo- Storie del bosco viennese |
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L'ultima settimana di maggio Desdemona impiegava tutto il suo |
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tempo per preparare l'esame finale della scuola di recitazione. La |
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sera del 30 doveva recitare davanti a una commissione d'esame. |
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Era compito suo dare vita a Marianne, la protagonista di Storie del |
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bosco viennese , un dramma del 1930, di Ödön Von Horváth Si |
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tratta di donna giovane e bella, ma senza alcuna preparazione |
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culturale né professionale; una di quelle disgraziate che vivono |
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nell'attesa di un marito, e, mentre |
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aspettano, passano il tempo in ambigui rapporti nevrotici e |
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regressivi con i familiari. |
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"Non mi hai lasciato imparare niente, nemmeno la ginnastica |
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ritmica: mi hai allevata soltanto per il matrimonio ", rinfaccia al |
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padre, un venditore di giocattoli, detto il Mago. |
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Il fidanzato era un macellaio ricco, Oskar, che lei non amava, ma |
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si adattava a sposare. In casa infatti si sentiva ripetere che |
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l'indipendenza economica della donna è l'ultimo passo verso il |
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bolscevismo 6. Un giorno però da quelle parti passa Alfred, un Note |
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Cfr. Odissea, XI, 315-316. |
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Le citazioni sono tratte dalla traduzione di Adelphi, Milano, 1974. |
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giovane bellimbusto fannullone, mantenuto da tre donne: la |
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madre, la nonna, e Valerie, un'amante cinquantenne proprietaria di |
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una tabaccheria. Il cicisbeo adocchia la figlia del Mago attraverso |
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la vetrina, e il suo sguardo viene contraccambiato. Allora entra |
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nella bottega, corteggia la ragazza che ne è compiaciuta e lo invita |
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a una gita collettiva nel bosco viennese, su una sponda del bel |
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Danubio. La domenica seguente tutti i personaggi si trovano là. |
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Alfred lascia l'amante, Marianne gli dice che non ama Oscar né |
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vuole sposarlo. I due si trovano soli. Hanno lo sguardo sognante. |
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"Il Danubio è morbido come un velluto". |
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"Come un velluto". |
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Si baciano. Lei domanda: "Mi ami come dovresti? " |
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"Sento di sì ", risponde lui. "Vieni, sediamoci ". |
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"Sono contenta almeno che non sei uno stupido. Intorno a me non |
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ho che degli stupidi. Anche papà non è certo una cima". |
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"Mi ami come dovresti? Intendo dire: mi ami a ragion veduta? " |
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fa Alfred. |
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E Marianne: "Tesoro, non tormentarti, non tormentarti. Guarda le |
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stelle. Quelle saranno ancora lassù quando noi saremo sotto |
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terra". Poi gli chiede: "Lo sai che mi hai colpita come un fulmine, |
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che mi hai spaccata in due?" E, senza aspettare risposta, |
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aggiunge:"Ma adesso ne sono sicura ". |
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"Di che?" |
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"Che non lo sposerò ". Quindi rompe il fidanzamento e va a vivere |
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con Alfred. |
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Il padre la maledice. Il macellaio continua ad amarla, nonostante |
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il garzone gli dica:"Signor Oskar, la prego, non se la pigli così a |
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cuore per quella sua ex fidanzata; guardi, di donne ce n'è come la |
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cacca. Anche l'ultimo degli storpi si trova una donna, anche i |
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sifilitici. E poi le donne, lì dove conta, si assomigliano tutte, mi |
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creda. Non hanno anima: sono soltanto carne e pelle! ". |
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Gli amanti mettono insieme un bambino. Ma la loro unione va |
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male. Lui, persi i sussidi delle tre ausiliarie, non ha più alcun |
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provento, lei non sa fare niente: vivono nella miseria e nella |
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disistima reciproca. Marianne cerca di lavorare, nonostante i |
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Cardinali abbiano proclamato che"la donna lavoratrice è la rovina |
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dell'unione familiare ". La disgraziata però non ha mai imparato |
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un mestiere, e quando Alfred la pianta, deve fare quello che può per campare e nutrire il |
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bambino: si esibisce seminuda in un cabaret dove una sera capita |
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la brigata dei bottegai. Nel locale si rappresenta il numero dello |
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Zeppelin, dove appaiono alcune giovani poco vestite. Valerie |
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riconosce la figlia del Mago e scoppia in un grido isterico. Ne |
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segue |
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un subbuglio, e un tale |
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pieno di dollari cerca |
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di |
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mercanteggiare il corpo di Marianne. Questa risponde:"Io riesco a |
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darmi a un uomo solo se lo voglio con tutta l'anima." |
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"Eppure-riflette poi-come donna senza istruzione, non ho altro |
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che il corpo da dare. Non mi resta che il treno ". |
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Il confessore le aveva negato anche l'assoluzione poiché non era |
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pentita di avere messo al mondo una creatura. "Anzi, sono felice di |
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averlo, molto felice". |
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Marianne cerca di rubare i biglietti verdi del viennese-americano |
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che però se ne accorge e la manda in galera. Il padre la maledice |
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un'altra volta. Oskar l'ha perdonata e la sposerebbe, se non ci fosse |
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il bambino che intanto è stato affidato alla nonna e alla bisnonna |
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paterne. Alfred si mette di nuovo con la tabaccaia. Quando la |
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ragazza esce di prigione, tutto torna come prima. Il neonato infatti |
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viene eliminato dalle ave che espongono l’innocente all'aria fredda della |
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notte, e Oskar può sposare Marianne:"Ti perdóno volentieri tutto |
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quello che mi hai fatto, perché amare dà più felicità che essere |
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amati. Una volta ti ho detto che non saresti sfuggita al mio |
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amore". |
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"Non posso più. Ora non posso più". |
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"Vieni allora". La sorregge, la bacia sulla bocca ed |
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esce |
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lentamente con lei. Nell'aria si ode della musica, come se |
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un'orchestra suonasse le Storie del bosco viennese |
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di Johann |
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Strauss. |
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A parte l'identificazione della mia compagna con la povera |
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Marianne, l'aspetto più interessante della commedia è la denuncia |
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dei luoghi comuni della |
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gentaglia |
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incolta: antifemminista, |
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potenzialmente guerrafondaia e predisposta a sostenere orrendi |
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tangheri criminali capaci di incantare la feccia ripetendo i |
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luoghi comuni correnti, pieni di ignoranza e di odio per lo più , |
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e pronta a sbandierare vessilli con programmi oppressivi delle persone |
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diverse. |
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Ifigenia mi chiese un commento al dramma. Scrissi che |
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bisognava vederci un campanello di allarme verso la mentalità |
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retrograda della piccola borghesia filistea e della pretaglia |
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sedicente cristiana. Insomma il pericolo sempre vivo dell’ignoranza che genera mostri. |
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L’aspirante attrice mi ringraziò per l'aiuto che, disse, le aveva fatto |
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comprendere il significato storico della commedia. Ma per lei |
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quella rappresentazione fu soprattutto una palestra dove si allenò |
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all'abbandono del nostro amore, all'adescamento dell'attore famoso |
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e alla propria rovina. Infatti, dopo avere recitato mediocremente la |
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parte di Marianne, volle viverla davvero, tragicamente, la notte tra |
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il 12 e il 13 giugno 1981 a Riccione. Ma questa storia è la prossima fine del |
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nostro romanzo. Pesaro 7 settembre 2024- ore 9, 08 giovanni ghiselli p. s Statistiche del blog. All time1617592 Today36 Yesterday307 This month2290 Last month10909 |
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