Leggo un’intervista di Ilaria Venturi a Mattia Santori
a p. 9 del quotidiano “la
Repubblica” di oggi, 15 febbraio 2020.
E’ in gran parte da approvare secondo il mio parere
che per il potere non conta niente ma forse vale qualche cosa per qualcuno dei
miei 884672 lettori fino a questo momento.
“Noi vogliamo parlare di sistema sanitario, di asili
nido, di uguaglianza, non di giochini di Palazzo e di un teatrino della politica
che rende le persone sempre più distanti”, ha detto Mattia.
Va bene, ma per quanto riguarda la scuola, non mi
fermerei agli asili nido.
Se la scuola non è aperta, fino all’Università
compresa, a tutti quelli che hanno voglia di studiare e capacità di imparare, non può esserci
uguaglianza.
Il nostro sistema sanitario non è dei peggiori, anzi; tuttavia se vogliamo l’uguaglianza dei
diritti, e io la voglio, dobbiamo denunciare il fatto che anche in una città
caratterizzata dalla civilitas come
Bologna, negli ospedali pubblici che pure sono buoni, il trattamento riservato
a chi può pagare, probabilmente non è più accurato in termini medici, ma di
certo è più cortese e premuroso in termini di urbanità rispetto a quello che viene offerto agli
assistiti dalla mutua.
. “Vogliamo prendere le persone per mano, lontane dai
cellulari, ed ascoltarle”. Questo proposito di Mattia mi piace senza riserve. Parole
sante. Perché non rimangano solo palrole bisognerebbe intanto iniziare a penalizzare sul serio chi guida veicoli
guardando il cellulare.
I decreti di sicurezza vengono definiti dallo stesso: “l’emblema
di come si costruisce consenso sulla pelle della povera gente”. Qui invece
voglio fare una precisazione: la povera gente dà il consenso a chi la danneggia
perché è povera anche culturalmente. Il difetto di scuola, di formazione, di cultura
è il padre di tutti i difetti: dal razzismo, ad altre
forme di violenza, ai treni che deragliano. Quando non funziona la scuola, non
funziona più niente. Quindi non basta fermarsi all’asilo.
Non mi aspetto che risponda
Mattia Santori: è in contatto con persone e personaggi di ben altro peso, ma
sarò contento se alcuni dei miei lettori mi daranno suggerimenti e chiarimenti
sui dubbi manifestati in queste poche righe.
Saluti e baci
gianni
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