Desiderio di umanesimo
Il sapere non è sapienza
Il sapere non è sapienza se non arriva a conoscere il Bene.
Cfr. hj tou` ajgaqou` ijdeva mevgiston mavqhma (Platone, Repubblica, 505
a), l’idea del bene è la massima scienza.
Salviamo il liceo classico con il greco e il latino letti nella lingua degli autori.
Umanesimo è avere coscienza di essere uomo: nell'Edipo a
Colono di Sofocle, Teseo dice al vecchio parricida, incestuoso, cieco
malfamato e vagabondo:"e[xoid j ajnh;r w[n"(v.567), so bene
di essere uomo, ed è per questo che ti aiuto.
In latino abbiamo il verso più noto e citato dell’Heautontimorumenos (77) di Terenzio": "Homo sum: humani nil a me alienum puto ", sono uomo: tutto ciò che è umano mi riguarda.
Umanesimo è adoperarsi per gli altri
Umanesimo è imparare dal dolore ad aiutare gli sventurati dice Didone a
Enea profugo e naufrago: “Non ignara mali miseris succurrere disco” ( Eneide,
I, 630).
Quindi Seneca:" Vivit is qui multis usui est, vivit is qui se utitur " (Epist. ad Luc, 60, 4) vive chi si rende utile a molti, vive chi si adopera.
Lo sa anche l’olivo nella disputa con l’alloro del quarto giambo di Callimaco il quale attribuisce umanità e simpatia maggiore a una pianta utile (l’olivo) piuttosto che a una decorativa (l’alloro)
Giacomo Zanella ripeterà questo per la vite sempre contrapposta all’alloro
Umanesimo è non sentirsi separato dal cosmo.
Non essere disordinato nel cosmo che è ordine.
“Tutto il dolore, tutto il male consistono solo nel fatto che noi, singoli,
non ci sentiamo più come parti inscindibili del Tutto, che l'io dà troppa
importanza a se stesso” Hermann Hesse, La
cura.
E John Donne : “la campana suona sempre per te”.
Umanesimo è anche la cura della parola che poi è terapia della
propria anima siccome “parlare male fa male all’anima” appunto.
Cfr. Platone, Fedone, 115e. E pure Shakespeare - John
Fletcher: “Enrico VIIII It is a kind of good did - to say well (III,
2, 153) E’ una specie di fare bene il parlare bene.
Oggi è di moda parlare male, non farsi capire. A parer mio significa: “me
ne frego di te” o addirittura “ti frego”.
Il rispetto e la verità
Una colonna dell’umanesimo è il rispetto: quello delle persone, della
natura, della verità. Rispettare significa osservare (cfr. latino respicio)
senza volere sottomettere, impossessarsi, sfruttare, umiliare la persona o la
cosa osservata.
Per quanto riguarda la verità questa in greco è ajlhvqeia cioè “non latenza” e
pure “non dimenticanza”- lanqavnw significa “rimango nascosto” e lanqavnomai “mi dimentico”. Dimenticare
significa non avere capito.
Necessità dello studio della storia
Per recuperare la lezione umanistica e umana dei classici bisogna studiare
non solo la lingua e la letteratura ma anche la storia.
Cicerone nell'Orator (46 a. C.) ha scritto: "Nescire
autem quid ante quam natus sis acciderit, id est semper esse puerum. La
conoscenza della storia è necessaria alla coscienza adulta.
L’umanità compiuta comporta anche la maturità della persona umana.
Segni di contraddizione
Nella storia come nella letteratura e nella Vita si trovano personaggi che sono segni di contraddizione. L’espressione è evangelica: riferita al Cristo: signum cui contradicetur, ut revelentur ex multis cordibus cogitationes (N. T. Luca, 2, 34-35), perché siano svelati i pensieri da molti cuori. Anche a te, dice a Maria Simone, uomo giusto e timorato di Dio, anche a te una spada trafiggerà l’anima.
Alessandro Magno, Annibale, Nerone sono reputati in maniera non univoca da
chi ha scritto di loro: storiografi appunto e poeti.
Terrò un corso su questi tre personaggi famosi e pure malfamati. Ovviamente
lo studio deve essere una ricerca fatta sulle fonti.
E’ umanesimo dunque vedere uomini e
donne come problemi, e non in maniera dogmatica: ottimo Alessandro Magno e
pessimo Nerone, per esempio. Citerò opinioni opposte a queste.
I sacrifici umani
Un altro argomento è la disumanità dei sacrifici umani imposti dalla
superstizione o dall’avidità e dall’ambizione di chi vuole le guerre.
I sacrifici umani di Astianatte (un infanticidio) e di Ifigenia e
Polissena: (due femminicidi) in Euripide (Troiane, Ecuba, Ifigenia
in Tauride, Ifigenia in Aulide) e Lucrezio.
L’eroismo nei testi greci. Eroismi diversi
L’uomo Achille e l’uomo Odisseo danno esempi diversi di eroismo.
Hanno tuttavia in comune la volontà di non cedere mai.
Achille non cede perché vuole primeggiare mentre Odisseo desidera imparare a tutti i costi.
La brutalità
L’antitesi dell’umanesimo è la brutalità, cioè la mancanza di spirito
critico associato all’ignoranza, al conformismo, al servilismo e al provincialismo.
Non senza idiozia.
“Il bruto è più tenace servo dell’assuefazione” secondo Leopardi (Zibaldone, 1762)
Nel Miles gloriosus di Plauto parla un lepidus semisenex , Periplecomenus, dicendo parole utilizzabili contro la canèa delle trasmssioni televisive fatte di parole inascoltabili in quanto si sovrappongono a vicenda, ad alta voce. Ascoltare è parte essenziale della persona educata; ascoltare e farsi ascoltare parlando con chiarezza.
Il pensiero è reso fecondo dall’amore: Sofocle, Joyce, T.
Mann, E. Morin.
La figlia di Edipo vale per tutti quando dice: ou[toi sunevcqein ajlla; sumfilei'n e[fun" (Sofocle, Antigone, v. 523), certamente non sono nata per condividere l'odio ma l'amore.
Gratitudine e ingratitudine
La gratitudine è segno di anima nobile, l’ingratitudine è il marchio della bassezza d’animo (cfr. Teognide)
Dobbiamo separarci dalla vita con gratitudine quando giunge il momento.
Dalla vita come dalla migliore delle amanti
Lucrezio e Marco Aurelio
Umanesimo è anche la capacità di mettersi nei
panni degli altri.
Pirandello e L’umorismo con il sentimento del contrario. Joyce e Dedalo supplente a scuola nel secondo capitolo dell’Ulisse.
Amor matris: genitivo
soggettivo e oggettivo. Joyce e Lucrezio.
Come preparare seriamente e umanamente una lezione o una conferenza: studiando, imparando, criticando. Importanza delle citazioni.
La capacità di meravigliarsi porta alla filosofia: Platone (Teeteto) e Aristotele (Metafisica) .
Il fascino dell’esotico nel linguaggio (Aristotele e Leopardi) e anche nelle persone (T. Mann, La montagna incantata: Hans e Claudia Chauchat).
Il bisogno di delicatezza fa parte dell’umanesimo (Omero, Saffo, Ovidio e Italo Calvino)
Un dilemma
Bastonabili, bastonabilissimi gli ambasciatori?
Il conte Attilio e Fra’ Cristoforo nel romanzo di Manzoni
E i ragazzini liceali?
Umanesimo secondo Schopenhauer è anche la pietas
verso gli animali.
Il caso di Pitagora nel De magia di Apuleio.
Una forma di umanesimo è evitare ogni eccesso.
Orazio e Seneca.
La teoria della classe media nelle Supplici e
nell’ Oreste di Euripide
Nulla di troppo anche nell’amore raccomandato nella Medea di Euripide dalla Nutrice e dal Coro delle donne corinzie.
Hans Castorp e l’umano della disciplina
Bologna 25 marzo 2024, ore 11, 05
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