Le risposi senza celare né mascherare i pensieri e i sentimenti che ancora covavo: “Ascoltami ora Ifigenia. Se, come dici, mi ami, perché non eviti di colpirmi quasi ogni giorno con il sospetto e il dispiacere della gelosia? Io non sono mai stato geloso senza motivo. E so che una donna innamorata di un uomo vuole renderlo certo della propria fedeltà, e non sente la voglia malsana di metterlo in ansia ricordandogli di essere desiderata e corteggiata da diversi maschi intraprendenti, sfrontati e invadenti”
“Tu stammi bene a sentire” mi interruppe, e replicò dopo avere cambiato la maschera morbida e dolce con una dura e accigliata.
“Io parlo con chi mi va, senza chiedere il permesso a nessuno. Però il mio amore, se ancora ti sta a cuore, è tutto e solo per te. Se ti fidi, bene, se no lasciami tu”
“Ho capito” risposi cercando il tono giusto. “ Con te voglio un rapporto alla pari anche se siamo diversi per età, esperienze e altro.
Facciamo così:anche io a Debrecen, se ne avrò voglia uscirò per parlare con chi troverò interessamte e interessato alla mia compagnia. E voglio rimanerti fedele.
Molti però sono i casi imprevisti e se accadesse che un evento sismico scuotesse questo proposito mio, ti avvertirei subito con un telegramma. Tu per piacere fai lo stesso con me. Va bene ?”
Ifigenia rispose con un risentimento che non mi dispiacque.
“Gianni, tu non mi conosci. Io non permetto a cicchessia, di spingermi a fare quello che non ho deciso io stessa. Te l’ho già detto e non voglio ripeterlo ancora”
Ero stupefatto da tale durezza imperiosa. Ella ebbe timore di avere esagerato e riprese la posa della giovane donna dolce e buona, tanto buona.
“Dai, tesoro, non diffidare di me. Io ti amo, ti adoro e mi fido ciecamente di te. Facciamo di tutto per rimanere insieme: quest’anno siano stati molto felici! Il prossimo anno lo saremo ancora di più. Vero Gianni?”
“E’ vero”- risposi commosso, eppure non senza un’intima riserva a me necessaria “siamo stati molto felici e lo saremo ancora di più”.
Così smettemmo di arzigogolare e facemmo l’amore due volte. Poi tornammo alla riva. Erano le sette di sera.
Bologna 9 aprile 2024 ore 19, 30. giovanni giselli
p. s
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