Sintesi della biografia. Può essere abbreviata o pure saltata.
Giovanni ghiselli è nato a Milano nel 1944. Dal 1946 al 1963 è vissuto a Pesaro dove ha frequentato le scuole Carducci, Lucio Accio, Mamiani.
Poi è andato a Bologna per studiare Lettere antiche all’Università. Si è laureato con 110 e lode.
Dal 1969 al 1974 ha insegnato Lettere in una scuola media di Carmignano di Brenta (PD). Nel 1974 è tornato a Bologna dove ha insegnato per un anno Lettere nell’ istituto professionale femminile Rubbiani, quindi Greco e Latino nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna.
I primi tredici anni ha insegnato italiano, greco, latino storia e geografia nel biennio ginnasiale, gli altri ventidue nel triennio liceale soltanto greco e latino.
La sua didattica ha impiegato spesso il metodo comparativo.
Dal 2000 al 2010 ha avuto il semiesonero dal liceo Galvani per lavorare nella SSIS come supervisore e tenere lezioni a contratto della disciplina didattica della letteratura greca con laboratorio nell’Università di Bologna.
Insegnava ai giovani laureati come insegnare il greco nei ginnasi e nei licei.
Dal 2010 è in pensione e tiene conferenze in varie scuole, associazioni culturali, festival di filosofia.
Da una decina di anni tiene corsi di letteratura comparata nell’Università Primo Levi di Bologna.
Ha collaborato con alcuni quotidiani: “la Gazzetta di Pesaro”, “la Repubblica”, “Il fatto quotidiano”.
Ha pubblicato diversi libri scolastici per i licei classici con gli editori Loffredo, Cappelli e Canova.
L’ottobre scorso ha pubblicato un romanzo- Tre amori a Debrecen- con l’editrice Il Ponte Vecchio di Cesena.
Da undici anni tiene un blog che ha avuto fino ad oggi 1501880 lettori.
Bologna 20 aprile 2024 giovanni ghiselli
Questa vorrei che venisse conosciuta integralmente.
Presentazione della conferenza che terrò il 26 aprile nell’Hotel Alexander di Pesaro.
Argomenti della conferenza
Un educatore, docente, oratore o scrittore che sia, seve dare degli esempi a chi lo ascolta o lo legge.
Alcuni modelli e antimodelli di comportamento sono stati presentati nella conferenza del 2 febbraio, altri ne verranno indicati nella prossima del 26 aprile 2024.
Un esempio positivo sarà quello degli eroi epici, due soprattutto: Achille e Odisseo, in campi e in modi diversi. Il Pelide e l’Itacese differiscono tanto nel carattere quanto nell’aspetto ma le vite di entrambi sono emblematiche.
L’eroismo può essere rappresentato anche da una polis in determinate circostanze o da un popolo. Pindaro lo attribuisce anche ai vincitori delle gare panelleniche a partire da quelle Olimpiche i cui atleti vengono celebrati nelle sue Odi. Eroi combattenti e atleti eroi dunque
Esiodo invece celebra l’eroismo del contadino che strappa i frutti estremi a una terra avara. Con questo poeta del resto inizia una considerazione malevola della donna: Pandora è l’Eva dei Greci.
La sapienza silenica è un esempio negativo che viene ribaltato dall’amore per la vita.
Non solo la letteratura ma anche la filosofia prendono in considerazione l’esemplarità positiva o negativa di alcuni personaggi della storia o del mito. Platone e Nietzche, come verrà chiarito.
La poesia racconta l’aurora e il meriggio di una civiltà, la filosofia invece si leva in volo al crepuscolo come la civetta di Minerva con i suoi grandi occhi.
Nella letteratura del Novecento prevale l’antieroe della passività. Tali sono diversi personaggi di Musil, di Thomas Mann, di Joyce, di Proust, di Italo Svevo, Del resto già l’Edipo di Sofocle conclude la propria vita e realizza se stesso nella passività di Colono mentre nell’attività di Tebe ha compiuto disastri anche contro se stesso.
Esemplarmente positivo è l’umanesimo, l’amore per l’umanità di cui oggi nell’imperversare delle guerre e delle stragi sentiamo la mancanza e il desiderio.
Un esempio negativo è dato dal degrado della cultura che si riduce spesso a una congerie di nozioni o addirittura alla chiacchiera. Studiare e insegnare dovrebbe essere un lavoro spirituale-geistige Arbeit- e creativo. Abbiamo il desiderio anche di questo.
Infine verranno indicati personaggi che sono segni di contraddizione a partire da Socrate e Cristo[1]: celebrati e addirittura divinizzati dagli uni, imputati e condannati a morte da altri
Bologna 20 aprile 2024 ore 17, 36- giovanni ghiselli
Bello e anche molto educativo. Grazie!
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