Fedra nell’Ippolito di Euripide lamenta la propria disgrazia- duvsthno~ ejgwv- 239 e ammette di essere impazzita –ejmavnhn- poi aggiunge di essere caduta per l’acciecamento di un dio- e[peson daivmono~ a[th/ -242-
Ma il daivmwn di ciascun uomo è il suo h\qo~, il suo costume, il suo modo di essere– Ce lo ricorda Eraclito: -h\qo~ ajnqrwvpw/ daivmwn- fr. 91 Diano. Insomma il daivmwn è interno, in parte ereditato, in parte derivato dalle esperienze.
Oggi vedo che alcuni figli e nipoti dei fascisti che approvarono il nazismo e l’olocausto del popolo ebraico, giustificano i massacri dei Palestinesi di Gaza ordinati dal governo israeliano e compiuti dall’esercito. E’ questo il carattere, il demone della prepotenza che sta sempre dalla parte di chi la esercita, mai da quella di quanti la subiscono.
A me succede il contrario: sono sempre stato solidale e simpatizzante con le vittime; Troiani, Africani schiavizzati, Nativi americani, Ebrei e Palestinesi via via.
In effetti non mancano figli e nipoti di fascisti che stanno dalla parte delle vittime, perché il carattere, come ho detto sopra, si forma anche e soprattutto con i propri pensieri, i propri gusti, la propria cultura e le esperienze conseguenti.
Bologna 21 aprile 2024 ore 17, 51.
p. s.
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