mercoledì 17 gennaio 2024

T. Mann, La montagna incantata - Der Zauberberg. 5.9. La Notte di Valpurga 6. Le parole e il gesto epifanico della resa all’amore

Le parole e il gesto epifanico della resa all’amore

 
Hans esaltato da quel contatto, oramai genuflesso su entrambe le ginocchia, con la testa tra le spalle e gli occhi chiusi, disse: “  
il corpo l’amore e la morte sono tre cose che ne fanno una sola. Il corpo è malattia e voluttà ed è lui che fa la morte. L’amore e la morte sono entrambi carnali.
La morte da un lato è una faccenda malfamata e impudente che fa arrossire di vergogna, dall’altro è una potenza solenne e maestosa più elevata della vita la quale se la ride guadagnando quattrini e riempiendosi la pancia…più venerabile del progresso che da un tempo all’altro non fa che blaterare. La morte è il sacro che ci fa togliere il cappello e camminare in punta di piedi…l’amore per il corpo è una cosa indecente e incresciosa , il corpo che nella sua superficie arrossisce e impallidisce per imbarazzo e vergogna di se stesso. Ma il corpo è anche una gloria immensa, immagine miracolosa della vita organica, sacra magnificenza della forma e della bellezza, e l’amore per il corpo umano è un’inclinazione estremamente umanitaria e una potenza capace di educare più di tutta la pedagogia di questa terra.
Incantevole bellezza organica fatta non di pietra né di colori, bensì di materia vivente e corruttibile, colma del segreto febbrile della vita e della decomposizione! Guarda la simmetria meravigliosa dell’umano edificio, le spalle e i fianchi e le floride mammelle ai due lati del petto, e le costole graziosamente appaiate e l’ombelico nel bel mezzo del tenero ventre e il sesso oscuro tra le cosce! E le scapole e la spina dorsale che scende verso la duplice e fresca magnificenza delle natiche, e i grandi rami delle vene e dei nervi, e come la struttura delle braccia corrisponda a quella delle gambe.
Oh le dolci regioni dell’interno dei gomiti e delle ginocchia con la loro dovizia di organiche sensibilità sotto i loro cuscinetti di carne! Quale immensa festa carezzare quelle zone deliziose del corpo umano! Una festa dopo la quale si vorrebbe morire senza un lamento 1239-506
Oh! Dio mio, lascia che io senta l’odore che emana dalla tua rotula sotto la quale l’ingegnosa capsula articolare secerne il suo olio scivoloso, laascia che io posi devotamente la mia bocca sull’arteria femoralis che batte sulla parte anteriore della tua coscia …lascia che io senta il profumo che esala dai tuoi pori e sfiori la tua peluria, umana immagine di acqua e di albumina destinata all’anatomia della tomba e lascia che muoia, le mie labbra sulle tue!”
Hans tremava e barcollava sulle ginocchia
Claudia disse:
Sei un tipo galante che sa fare la corte in maniera approfondita, proprio alla tedesca”.
E gli mise sulla testa il cappellino di carta, quindi aggiunse:
“Addio mio principe Carnevale Le predìco che stasera avrà qualche brutta linea di febbre”
Si avviò verso la porta e con il braccio nudo sollevato, la mano sullo stipite disse N’oubliez pas de me rendre mon crayon (p. 506-1239).
Quel braccio nudo sollevato è il gesto epifanico della resa all’amore dell’uomo che l’ha corteggiata come si deve.
 
Bologna 17 gennaio 2024 ore 17, 43
 giovanni ghiselli

p. s
ai miei corteggiamenti ben fatti
Helena si arrese dicendomi: “forse non dovrei dirtelo ma sto imparando ad amarti”. Kaisa disse: “ieri sera quando mi ha accompagnata in collegio e salutata sulla porta ho temuto che non ti avrei visto mai più”.
Päivi disse: “credo che tra noi due, quello davvero speciale sei tu”.
Ogni volta non caddi in ginocchio ringraziando gli dei e non gridai dalla gioia finché non fui solo. Ero già sicuro che si sarebbe fatto il massimo.
Fine della V parte. Mancano i capitolo VI e VII due lunghi capitoli. Siamo arrivati circa alla metà del libro.
 
 
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