mercoledì 10 gennaio 2024

Politichesi diversi.

C’è stato un tempo in cui il politichese era criptico e richiedeva degli ermeneuti che lo decifrassero e interpretassero per chi non fosse fornito di un’educazione accademica o non avesse frequentato una scuola di partito. Poteva essere oscuro o ambiguo ma non arrivava a negare l’evidenza.
Oggi è invalso tra molti politici un sermo plebeius che mi ricorda quello dei liberti del Satyricon, un linguaggio comprensibile a tutti.
Non tutti però si rendono conto che è un parlare, anzi un chiacchierare fasullo in quanto non fornisce  dati precisi, non fa nomi, non prende posizione su fatti epocali che sconvolgono il mondo, mentre si occupa di quisquilie.
Le parole insignificanti o fallaci per giunta vengono pronunciate con iattanza e sono accompagnate da una mimica da avanspettacolo che vuole simulare intelligenza e innocenza.
Il loro modello è il personaggio protagonista di molti film interpretati da Alberto Sordi: l’italiano-romano della specie peggiore, un tale che spacciava sfacciate menzogne cercando il proprio tornaconto con cinica indifferenza o addirittura compiacimento per il danno che infliggeva al prossimo.
 
Bologna 10 gennaio 2024 ore 9, 47 
giovanni ghiselli
 
p. s.
questa notte non prendevo sonno. Mi tormentava questo pensiero dopo avere visto la trasmissione di Floris. Mi sono alzato e l’ho scritto a penna. Mi è piaciuto e sono tornato a letto soddisfatto e in pace con me stesso. Quindi mi sono addormentato in santa pace.


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