Sh`ma quale tomba, in quanto l’anima vi si trova come sepolta durante la vita terrena, ma anche quale segno perché con il corpo l’anima segnala dei significati.
Credo che si debba fare attenzione a questi segni. Vero è che oggi è difficile capire perfino le parole spesso degradate a un brutto groviglio di suoni e di versi.
Nel Fedro Socrate rende onore all’amore raccontando che noi viventi qui sulla terra siamo decaduti da una precedente condizione di purezza e beatitudine. L’amore è la quarta forma di mania. Le altre sono quella dei vati e delle profetesse di Apollo, quella degli iniziati ai misteri, e quella dei poeti.
Chi si innamora, dunque, vedendo la bellezza di quaggiù, viene toccato dal ricordo della bellezza vera, che brillava tra le realtà di lassù, nella sua essenza - e[lampen o[n 250D - e sente che cominciano a spuntare le ali e desidera volare, ma non ne è capace.
Sicché guarda verso l’alto come un uccello e non si cura delle cose terrene e riceve l’accusa di manìa da quelli ignari della frenesia amorosa (249D)
Prima della caduta noi potevamo vedere la Bellezza splendida e contemplarla in un coro felice al seguito di Zeus o di altri dei ed eravamo integri e non toccati dai mali che ci aspettavano nel futuro e contemplavamo favsmata visioni integre, semplici, immutabili, e beate, in una pura luce (ejn aujgh'/ kaqara'/), essendo anche noi puri (kaqaroiv) e non marchiati da questo sepolcro che ora portiamo in giro chiamandolo corpo (kai; ajshvmantoi touvtou o{ nu'n dh; sw'ma perifevronteς ojnomavzomen), imprigionati in esso come l’ostrica (ojstrevou trovpon dedesmevnoi, 250c).
L’amore raccontato da Thomas Mann nel romanzo La montagna incantata credo sia riferibile alle passioni problematiche che molti di noi hanno vissuto. E penso che il corteggiamento del ragazzo Hans alla giovane Claudia sia educativo nel mostrare come le difficoltà amorose, i problemi, gli ostacoli elevati dalle convenzioni, siano superabili in modo intelligente, educato e rispettoso, il contrario della violenza pur troppo spesso praticata dai tellurici ignoranti e prepotenti. Non poche volte assassini.
Bologna 19 gennaio 2024 ore 21, 20
giovanni ghiselli
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