Mostra la crescita di una donna incinta suicida, resuscitata da un chirurgo che sostituisce il cervello dell’annegata con quello del suo feto.
Questa creatura all’inizio si comporta in modo infantile e automatico poi cresce con indipendenza totale rispetto a ogni regola vittoriana, vivendo con curiosità e originalità. Le esperienze umane che cerca e la fanno pensare, massime le sessuali, le donano un’intelligenza e un fascino che attira tutte le persone incontrate, e pure gli spettatori del film.
La sala era gremita soprattutto di giovani: ragazze e ragazzi erano talmente tanti che non ho trovato posto nella seconda fila da me preferita. Mi sono accontentato della prima fila.
Mi sono commosso perché la protagonista, Bella di nome e di fatto più che bella, mi ha fatto pensare al comportamento delle donne speciali che mi hanno sempre attirato e aiutato a diventare me stesso correggendo i miei errori e incoraggiando le mie capacità.
Bologna 29 gennaio 2024 ore 11, 08 giovanni ghiselli
p. s.
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