mercoledì 3 gennaio 2024

R. Musil, L’uomo senza qualità. III. 22. 3. Il pensiero paralizza l’azione

La tensione interna di Ulrich aveva già oltrepassato il suo punto culminante e
  l’uomo si lasciò sviare. Significa  che tornò a osservare l’esterno. Ne aveva abbastanza dell’interno. Prima rivolse l’attenzione a due che litigavano, poi il suo sguardo s’incontrò con quello di una donna che era come un fiore polposo oscillante sullo stelo.
E’ l’eterno richiamo dei sessi come lo chiama Hermann Hesse. Questo non lo dispensa dal pensare. Pensò dunque che la gente obbedisce all’esigenza ideale di amare il proprio prossimo prima non sopportando i propri simili, poi cercando di annodare legami erotici con quelli dell’altro sesso.
Comunque si diede a seguire quella donna “Egli vedeva la figura di lei sotto le vesti come un gran pesce bianco che è vicino alla superficie dell’acqua. Gli sarebbe piaciuto fiocinarlo virilmente e vederlo dibattersi e v’era in quel desiderio tanta repulsione quanta attrazione.
 I sentimenti e i desideri di Ulrich non possono essere se non ambivalenti, come i pensieri. La sua testa è come quella di Giano
 Direi che l’attrazione di una donna sconosciuta dipende dal suo aspetto e da come si muove, la repulsione è la paura che ci tolga autonomia o denaro. Capiva da segni impercettibili che a quella donna non dispiaceva essere seguita. Decise che apparteneva all’alta borghesia.
 
Probabilmente da come camminava: “Il modo di camminare fa parte dello stile:" discite femineo corpora ferre gradu:/est et in incessu pars non contempta decoris "(Ovidio, Ars amatoria, III, vv. 298-299), imparate a portare il corpo con passo femminile: anche nel modo di incedere c'è una parte non disprezzabile dello stile bello. Decor  è formato su decet , quindi significa  che il bello stile può variare, siccome è quanto si addice a ciascuna persona o situazione, come il greco prevpon.
 
Ma che tipo di “buona” borghesia?. Pensò a una famiglia di commercianti (possiamo ricordare la signorina Tony Buddenbrook) ma sentì l’odore acuto e dolciastro del marito farmacista che torna  a casa la sera. “Senza dubbio ciò era orribile ma aveva un fascino perverso”.
La “buona” borghesia fa questo effetto all’aristocrazia e all’intellettualità viennese.
Poi un salto di pensiero nella testa di Ulrich. “Che cosa vorrà Agathe da me in fondo?” 850. La sorella lo interessa e gli piace molto ma anche lei potrebbe minacciare la sua autonomia. Non lo sapeva. Probabilmente voleva da lui quanto lui voleva da lei, ma non poteva addurre che motivi sentimentali per confermare tale ipotesi. In fondo la conosceva poco.
Arrivò a pensare: “Il mio sentimento per Agathe è pura immaginazione!”
Trovò varie formule per l’amore che poteva intercorrere tra loro: amore serafico, amore senza sessualità, amore sororale”.
 
Mi fa venire in mente la formula di Helena che definiva “amore umanistico” quello che provava lei per tutti gli altri uomini, impegnata com’era con il suo Puntila. Ma non bastò a inceppare il nostro amore.
 
 “La donna che stava seguendo gli aleggiava davanti come gli ultimi giorni d’autunno in montagna, quando l’aria è come dissanguata e morente, ma i colori invece bruciano in un’estrema passione. La donna viva e vera che gli camminava davanti era lontana dal desiderio e forse vicino all’amore”. Sono tutti pensieri che distolgono dall’agire. Del resto fu distratto dallo sguardo agganciante di un’altra donna , una signora molto bella nella quale riconobbe Bonadea che gli disse: “Non sono libera, oggi”. Ulrich guardò l’orologio e vide che erano passati solo 45 minuti da quando aveva lasciato palazzo Leinsdorf .
Sicché pensò: “Com’è dunque lunga un’intera giornata, un anno; e un proponimento di vita, poi! Incommensurabile”. Ogni pensiero favorisce l’attitudine a non fare niente e a non avere propositi.
 
Bologna 3 gennaio 2024 ore 18, 32 
giovanni ghiselli  
 
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