Stazio nella Tebaide racconta che la Paura diffonde
smania di guerra, di morte e di strage nell’esercito dei Sette contro Tebe: “nil falsum trepidis” (VII, 131), nulla è
falso per chi è spaventato, ed è quindi disposto a credere a tutto.
La paura dunque è funzionale
al potere. Joachim Fest riporta queste parole di Hitler: “La gente ha bisogno
della paura risanatrice. La gente vuole temere qualcosa, pretende che la si
intimidisca e che ci sia qualcuno cui assoggettarsi tremando. Non avete forse
constatato voi stessi, con i vostri occhi, che dopo lo scontro nei locali
pubblici, sono proprio quelli che le hanno buscate i primi a chiedere di
entrare nel partito? Cosa sono dunque queste chiacchiere sulla crudeltà, e
perché vi scaldate tanto per un atto di violenza? E’ proprio quello che la
massa vuole. La massa pretende qualcosa che le faccia orrore”[1].
Infatti: le torri gemelle
hanno potenziato la cricca di Bush.
Ora viene diffusa la paura degli immigrati, dei ladri e pure dei ladruncoli. Quando viene ammazzato uno di questi colpito alle spalle mentre fuggiva disarmato, la canaglia plaude, la televisione parla di omicidio involontario e l'assassino dice di avere sbagliato mira: non voleva ucciderlo. I cretini ci credono.
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