NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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giovedì 12 dicembre 2019

Mobilitazioni e commemorazioni. Gli umani davvero umani


La mobilitazione per Liliana e la commemorazione della madre di tutte le stragi.

Con la mia critica alle mobilitazioni voglio dire che la massa avrebbe dovuto unirsi e muoversi in favore di Liliana Segre quando da ragazzina era una vittima perseguitata, quando insomma ne aveva bisogno.
Come ne avrebbero avuto bisogno tanti altri Ebrei compresi i genitori di questa adolescente. Allora le compagne, immagino ammaestrate dagli adulti, fingevano di non conoscerla quando vennero fuori le infami leggi razziali.
Liliana è una persona rispettabile, intelligente, bene educata e ha subito orrende vessazioni ma ora per fortuna è una signora elegante, benestante, e ha giustamente avuto una delle massime onorificenze dello Stato italiano.  
Ora sono altre le persone che hanno bisogno di aiuto e faremmo in tempo a salvare.
Ma di queste si prendono cura pochissimi umani veramente umani.

 Quanto alla strage nefanda di Milano, la madre di tutte le altre, nessuna delle quali è stata impedita da chi era al potere politico né svelata da chi aveva forza mediatica di farlo, se ne sarebbero dovuti cercare immediatamente i colpevoli e i mandanti e si sarebbe dovuto dire subito che Valpreda e Pinelli non c’entravano in nessun modo con quell’orrore. La verità provò a dirla e a scriverla Pasolini nel 1975 e fu un’altra vittima della medesima violenza. Ora, per carità, si possono compiangere i morti, ma non si devono dimenticare le causa più vera e meno dichiarata a parole di quella e delle altre orribili stragi di cui lo Stato, o almeno certe sue parti, e chi le reggeva e sorreggeva mediaticamente, furono per lo meno complici. Per oggi basta. Ora ho la coscienza in pace siccome ho detto quanto dovevo a chi mi legge.


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