Ci sono ancora dei giovani che amano imparare in una buona scuola con bravi
maestri. Per confermare quanto scrivo con una testimonianza non sospetta, copio
dalla posta elettronica quanto mi ha scritto una ragazza, Rachele, cui non ho
mai dato voti scolastici né mai ne darò. Tuttavia voglio elogiarla
pubblicamente dopo averle chiesto il permesso, valutandola quale alumna optima,
siccome smentisce quanti danno dei fannulloni, degli indifferenti e degli
ignoranti ai nostri giovani e quanti considerano il liceo classico una scuola
obsoleta.
Ecco dunque il messaggio della
ragazza che saluto e ringrazio.
giovanni ghiselli
“Buonasera, mi chiamo Rachele
Caggioni, sono al quinto anno del liceo classico e sono venuta all’incontro che
ha tenuto ieri all’università dell’ Insubria. Le ho scritto perché la sua
lezione mi ha interessato particolarmente, sia per gli argomenti estremamente
contemporanei sia per la modalità tramite cui li ha espressi: mi ha colpito la
passione che trapelava inevitabilmente dalle sue parole e il modo in cui ha
fatto suo tutto ciò che ha studiato, non permettendo che qualcosa le scivolasse
addosso senza lasciare traccia.
La volevo ringraziare per questo e chiederle se potessi ricevere i suoi appunti e leggerli, come ci ha invitato a fare, in modo da riuscire anche io a imparare qualcosa di più e rendere quello che studio essenziale per conoscere me stessa e ciò che ho intorno.
cordiali saluti, Rachele”
La volevo ringraziare per questo e chiederle se potessi ricevere i suoi appunti e leggerli, come ci ha invitato a fare, in modo da riuscire anche io a imparare qualcosa di più e rendere quello che studio essenziale per conoscere me stessa e ciò che ho intorno.
cordiali saluti, Rachele”
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