giovedì 20 ottobre 2022

Bellum Maeoticum non sine sanguine, corporum acervis, et omnibus cachinnis

Mandiamo armi in un campo di battaglia già disseminato di morti e feriti.
Ognuna delle due parti esulta per un successo anche minimo. L’importante è che gli altri, i nemici, i diversi, muoiano e si ritirino.
Quando le ossa vengono spezzate dalle bombe e il sangue esce dai corpi, il rumore degli arti fratturati e il  suono del sangue che esce gorgogliando dalle ferite è accompagnato in un concerto macabro dalle risate di chi ha provocato quei traumi. Tali forme di esultanza, tali empi cachinni qui in Italia si sentono quando muoiono i ragazzi russi e le ragazze russe in guerra o negli attentati terroristici.
Dall’altra parte si sghignazzerà, immagino, per la morte di militari e civili ucraini.
Io dico che queste risate sono infernali. Dobbiamo mandare là delle colombe con segni di pace non iene dalla lugubre, feroce sghignazzata, né gli avvoltoi che sganciano bombe per ingozzarsi di cadaveri.
 
Bologna 20 ottobre 2022- ore 17, 15
Giovanni ghiselli

p. s
Per chi non conoscesse il latino traduco il titolo: “ la guerra del mar d’Azov, non senza sangue, folle di cadaveri e mucchi di risate”.

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