martedì 25 ottobre 2022

La Necessità della Pace, del Lavoro, della Buona Scuola

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E’ cambiato il governo ma continuano le chiacchiere che non tengono conto  della Necessità la quale è molto più forte delle parole fiacche e dei rimedi inefficaci.
 
Lo dice il coro dell’Alcesti di Euripide nel terzo stasimo
"Io attraverso le Muse/mi lanciai nelle altezze, e/ho toccato moltissimi ragionamenti (pleivstwn aJyavmeno" lovgwn),/ma non ho trovato niente più forte/della Necessità né alcun rimedio (krei'sson oujde;n  jAnavgka" - hu|ron oujdev ti favrmakon)/nelle tavolette tracie che scrisse la voce di/Orfeo, né tra quanti rimedi-favrmaka/diede agli Asclepiadi Febo/dopo averli ricavati dalle erbe come antidoti/per i mortali afflitti dalle malattie" (vv. 962-972).
Da questi versi si vede che la Necessità è più forte del lovgo" , della poesia, dell'arte medica.
E ancora: la Necessità non è meno forte di Zeus: “kai; ga;r Zeu;~  o{ti neuvsh/-su;n soi; tou'to teleuta'/” (Alcesti,  978-979), e infatti qualunque cosa Zeus approvi, con te lo porta a compimento, le dice il coro dei vecchi di Fere.
Nella Prefazione al romanzo Notre-Dame de Paris, Victor Hugo scrive che “rovistando all’interno di Notre-Dame…trovò in un recesso oscuro di una delle torri, questa parola incisa a mano sul muro:
 ANAGKH

Ebbene, conclude la prefazione: “Proprio su quella parola si è fatto questo libro.
Marzo 1831”.
 
Alcuni versi prima di questo stasimo, nel terzo episodio, Eracle aveva affermato l’impotenza della tevcnh nei confronti della tuvch: “non è chiaro dove procederà il passo della sorte (to; th'" tuvch"), e non è insegnabile (ouj didaktovn) e non si lascia prendere dalla tecnica (oujd j aJlivsketai tevcnh/ )” (Alcesti, vv. 785-786)
Prometeo sopporta di sapere il suo destino senza venirne schiacciato, ma sa che gli uomini non sarebbero capaci di reggere una simile tensione (v. 514) e infonde negli uomini cieche speranze. Egli infatti sa bene che le tevcnai da lui scoperte non possono nulla contro la necessità “ tevcnh d  j ajnavgkh" ajsqenestevra makrw'/ ”, la conoscenza pratica è molto più debole della necessità.
Cfr. a questo proposito Curzio Rufo: “Ceterum, efficacior omni arte, necessitas non usitata modo praesidia, sed quaedam etiam nova adnovit”( Historiae Alexandri Magni, IV, 3, 24), del resto la necessità più potente di ogni tecnica, suggerì loro non solo i soliti mezzi di difesa ma anche dei nuovi. Sono i Tirii che si difendono dall’assedio di Alessandro Magno nel 332 a. C. 
Avanzando nella Sogdiana Al. si trovò in difficoltà per il freddo e incendiò un bosco: “efficacior in adversis necessitas quam ratio, frigoris remedium invenit” (8, 4, 11). Ancora la necessità che prevale sulla ratio (cfr. 7, 7, 10: necessitas ante rationem est).
 
Qual è ora la Necessità? La prima è la Pace. Poi il Lavoro. Quindi una politica gestita da persone capaci.  
Negli ultimi mesi i governanti lo sono state. Ora vedremo. Ma bisogna fare presto a mettere termine alla guerra, alla disoccupazione, alla cattiva scuola,  alla chiacchiera vuota di chi vanta meriti che non ha e per questo non vuole sentir parlare di merito.
 

Bologna 25 ottobre 2022 ore 9 e 5.
giovanni ghiselli

p. s
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