martedì 11 ottobre 2022

Una riflessione sul destino. Tacito, Plutarco e Cicerone

Il caso o la necessità decideranno questa guerra orribile?
 
Tacito scrive Sed mihi haec ac talia audienti in incerto iudicium est  fatone res mortalium et necessitate immutabili an forte volvantur (Annales, VI, 22), Per me che odo questi fatti e altri del genere rimane sospeso il giudizio se le cose umane siano svolte da destino e da una legge immutabile oppure rotolino a caso
 Del resto nelle precedenti Historiae lo storiografo aveva scritto: quae fato manent quamvis significata non vitantur (Hist. I, 18), quello che spetta al fato, anche se rivelato, non è evitabile.
 
Nel quotidiano “la Repubblica” di oggi Michele Serra riconosce, pur con cautela, che quest’ultimo scroscio di bombe è partito dall’ atto terroristico sul ponte: “Facendo saltare il ponte di Crimea, gli ucraini hanno fatto la loro parte nell’escalation bellica” (è l’incipit dell’articolo Monotonia della guerra, a pagina 26). Ho criticato Serra parecchie volte, ma oggi lo approvo e ne riconosco il coraggio.
 
Personalmente mi sono convinto che tutto quanto avviene è già predestinato.
Ma allora, direte, non è possibile fare niente per cambiare il corso degli eventi?
Rispondo che noi possiamo collaborare con il fato - eijmarmevnh - adoperandoci per coniugarlo con dei suneimarmevna (Putarco, Peri; eiJmarmevnh~, 569 F) atti del fato collegati o confatalia come li chiama Cicerone attribuendole allo scolarca stoico Crisippo (De  fato,  30).
Sentiamo un esempio riportato da Cicerone:
Sive tu adhibueris medicum sive non adhibueris, convalesces' captiosum; tam enim est fatale medicum adhibere quam convalescere. Haec, ut dixi,  confatalia ille appellat. Sarebbe sofistico e ingannevole dunque non adoperarci per la pace. Se lo faremo, e la pace prevarrà, questo significa che anche il nostro impegno di pacifisti era predestinato.

Bologna 11 ottobre 2022 ore 18, 15
Giovanni ghiselli

p. s.
Mi ha dato lo spunto per questo post Francesco Scozzaro, un bravo allievo e caro amico che ha vinto il dottorato di ricerca a Palermo subito dopo la laurea. Lo ringrazio.

 
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