lunedì 24 ottobre 2022

Euripide si è inventato perfino il personaggio recitato da Alberto Sordi

Commentando l’Alcesti di Euripide, domani metterò in rilievo il cretinismo di Admeto il marito che prima chiede alla moglie di morire la morte che toccava a lui, poi quando la vede moribonda fa una serie di scene mostrandosi pentito e a sua volta annientato dal dolore.
Arriva a fare questa battuta che anticipa l’uomo comune, il piccolo borghese rappresentato da Alberto Sordi: “"Che fai mi lasci?" tiv dra`~ ; proleivpei~ ;  domanda alla moglie; ed ella annientata da tanta volgare stupidità non oppone più resistenza alla morte e gli fa
"Addio". E' la sua ultima parola, parola mozza cai`r j (Alcesti, v.391)
Allora Admeto la scena del vedovo che si getta sulla pira  della moglie: ajpwlovmhn tavla~, sono morto, disgraziato!
Poco prima aveva promesso alla sciagurata ragazza che l’aveva sposato di non ammogliarsi più ma di farsi costruire una bambola con le sembianze di lei e di masturbarsi su quella:
"Il tuo corpo effigiato dall'abile mano
di artisti sarà steso nel letto
e su quello io mi getterò e abbracciandolo
e invocando il tuo nome, crederò di avere
nelle braccia l'amata sposa, pur non avendola;
gelida gioia credo (yucra;n mevn, oi\mai, tevryin), ma tuttavia allevierei il peso dell'anima (Alcesti, 348-354)


Bologna 24 ottobre 2022 ore 12, 20
giovanni ghiselli

p. s
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