Contro tali buffonate
dobbiamo usare lo spirito critico
Di Maio si toglie la cravatta mimando la volgare istriona
che insulta il pudore facendo il gesto di levarsi le mutande; Salvini va a
scampanellare nelle case del quartiere già mal reputato di Bologna cercando
spacciatori.
Renzi dopo i disastri che ha provocato nel suo stesso partito si presenta con l'aria di un antico censore accigliato sparando a raffica sentenze severe.
Le sardine interrogate sul
merito dei problemi fanno la parte del personaggio muto.
Trovo serietà e concretezza
in Bonaccini che voterei se votassi qui a Bologna. Ma voterò a Pesaro dove vedrò
chi si propone e come.
Insomma di chiacchieroni,
mimi e buffoni e di sceneggiate ne ho abbastanza.
Io continuo a "spacciare" gli
autori classici per accrescere lo spirito cridico dei miei lettori e
ascoltatori. La droga si deve combattere con la cultura della vita.
Per esempio domani a Cento
presenterò Saffo mettendone in rilievo il suo amore per la vita appunto e, per quanto riguarda lo spirito critico, un aspetto femminista intelligente da
contrapporre allo pseudo femminismo cretino di quanti vogliono sostituire la
prepotenza maschile con l'odio contro tutti gli uomini non meno deprecabile.
Aggiungo una piccola nota
sull’antisemitismo che è un razzismo orribile, certo, ma non è l’unico che va
ricordato e anatemizzato con insistenza. Hitler e i suoi complici hanno assassinato
milioni di Ebrei orribilmente come sento dire e vedo in filmati da settanta anni, mentre ho
sentito dire assai meno che nella guerra scatenata dai criminali nazisti sono
morti altrettanti e più milioni di Russi civili e militari, e non è stato mai
ricordato che la signora Segre e gli altri miracolosamente sopravvissuti nei campi di
concentramento sono stati liberati dai soldati dell’Unione Sovietica, dai
militari di quella Armata Rossa che per prima ha sconfitto l’esercito tedesco mandato da Hitler a invadere e sottomettere l'Europa. Dopo la resistenza vittoriosa di Leningrado e Stalingrado i nazisti
avevano già perso la guerra. Mi piacerebbe sentir dire anche questo. Intanto lo
scrivo qui.
Salve!
giovanni ghiselli
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