L'eterno fascismo dell'infima borghesia ignorante non sopporta lo spirito critico: che venga da un mendicante della cultura e della bellezza, da un accattone affamato di verità e giustizia come sono io, o da un Papa vicario di Cristo, predicatore vagabondo santo e geniale, ammazzato come delinquente politico, non ha importanza: ogni krìnein, ogni volontà e capacità di giudizio indipendente dai loro stereotipi di poveracci che temono la proletarizzazione, scatena la violenza di questi veri miserabili di spirito. Alla fine dei conti non vincono mai
Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
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