E' il primo giorno del 2020. Sono a Pesaro, solo, del tutto solo. Solitudine assoluta. Sono venuto a cercarla. Non sono infelice, anzi. Studio, scrivo, vado a mangiare alla povera mensa a me sì cara. Quella di Fano, in bicicletta, passando per il colle Ardizio, poi, Novilara, procedendo fino al Metauro, quindi retrocedendo fino al "Pesce azzurro" dei pescatori dove osservo la gente. Un posto popolare, non pretenzioso e non volgare. Osservo e ricordo. Le mutande delle mie amanti. La molle biancheria dove la carne gocciava profumo e rugiada. Sento ancora quel profumo. Al telefono ho sentito Polina presente e viva. Bellina, bellina. Ieri sera sono andato a letto presto. sono contento. Di me e della vita. Che continui così.
baci e ancora auguri a chi mi vuole bene.
baci e ancora auguri a chi mi vuole bene.
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